Percorso unitario con Finocchiaro presidente, Crocetta e Borsellino in squadra
.sergio.
squadra
(19.2.08) - Che la situazione si stesse improvvisamente sbloccando si è
capito lunedì nella tarda mattinata, quando le agenzie hanno cominciato a
battere la notizia di un incontro riservato fra Anna Finocchiaro,
candidata dal Pd alla presidenza della Regione Sicilia, e Rosario
Crocetta, proposto alla stessa carica dal Pdci
Fino a poche ore prima, niente lasciava presagire nulla di buono: per
settimane il nostro partito, da Diliberto in giù, aveva continuato a
chiedere le primarie senza ottenere una risposta; il Pd aveva continuato
con la storia dell’autosufficienza; Finocchiaro aveva flirtato con Rita
Borsellino; tre dei quattro partiti della sinistra unita (Rifondazione,
Verdi e Sd) continuavano a dare come candidatura unitaria quella della
Borsellino ignorando la disponibilità di Crocetta; Borsellino sembrava
pendere dalle decisioni del Partito democratico e definiva curiosamente
«anacronistica» la candidatura di Crocetta. Insomma, sembrava che non se
ne dovesse uscire. Poi nella stessa serata l’accordo su un percorso
unitario con Finocchiaro presidente, Crocetta e Borsellino in squadra. Se
a Roma Veltroni mette alla porta la sinistra e uccide il lavoro unitario
di tanti anni pur di inglobare i padroni nelle sue liste, a Palermo sembra
che si possa realizzare il desiderio espresso qualche settimana fa a
Catania da Diliberto di ricostruire il centrosinistra per mettere fine
alla Sicilia «dei cannoli e della mafia».
E il segnale in questa direzione – non c’è dubbio – c’è ed è forte:
“tandem” con Borsellino e un ruolo di grande significato per Crocetta,
possibile assessore ai Lavori pubblici di un governo regionale di
centrosinistra che in queste condizioni potrebbe non essere più soltanto
un’utopia. In fondo, era quello che dicevamo da tempo: Crocetta non è
soltanto un simbolo di lotta alla mafia, ma un esempio concreto di buona
amministrazione, quello che – appunto – la mafia l’ha fatta fuori dagli
appalti, celebrati davanti alle forze dell’ordine e resi puliti e
trasparenti. Non a caso è arrivata subito, fra le altre, la dichiarazione
di apprezzamento di Beppe Lumia, vicepresidente della Commissione
parlamentare Antimafia, che è stato fisicamente accanto a Crocetta in ogni
sua battaglia. Anche quando muovevano i primi passi per far nascere a Gela
un’associazione antiracket ed erano quattro e facevano riunioni quasi
carbonare: «Non si può che plaudire alla scelta del sindaco di Gela,
Rosario Crocetta – ha dichiarato Lumia - di entrare nella squadra che
costruirà il nuovo governo regionale con a capo Anna Finocchiaro. Crocetta
ha condotto in questi anni una lotta coraggiosa e durissima contro le
organizzazioni criminali del suo territorio fino a fare di Gela un modello
di lotta antimafia, un modello in cui legalità e sviluppo si fondono
inscindibilmente e virtuosamente».
Manovre “unitarie”, infine, e anche in questo caso in controtendenza
rispetto al panorama nazionale, sul versante dei “cannoli”, dove Raffaele
Lombardo – candidato alla presidenza – fa il grande mediatore e sembra
riuscire a rimettere insieme Udc e Forza Italia.
Patrizia Maltese
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