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OT - Democrazia addio...

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Netracer

da leggere,
17 mar 2005, 12:54:4817/03/05
a

Ciao a tutti.

Era un po' che non passavo da queste parti, ma vedo che continua ad essere
un luogo desolato come il deserto di Tatooine.
Beh, però anche lì ogni tanto si fanno incontri interessanti.... ^_____^

Beh, quale posto migliore di un deserto per dire cose importanti?

E' da un po' di tempo che sto raccogliendo idee nuove e vecchie nel
tentativo di elaborare una nuova teoria politica, ma non è di questo che
vi voglio parlare.
La premessa però è fondamentale, perché è il motivo che mi ha spinto a
leggere leggi, scritti, pensieri, filosofie dei tempi antichi e dei giorni
moderni.

La democrazia mai come oggi è in pericolo nel mondo.
Ma non è il terrorismo internazionale il vero nemico della democrazia.
C'è un nemico molto più astuto e subdolo del terrorismo internazionale.

Il vero nemico è la demagogia degli oligarchi.
Una demagogia che si è messa in moto da tempo e che ha annebbiato la mente
del popolo.

Quante sciocchezze si dicono in nome di una democrazia che nei fatti non
esiste?
Il fatto che uno stato permetta il voto, non vuol dire che sia democratico.
Il fatto che si permetta di votare per una pluralità di partiti, non vuol
dire che si è in uno stato democratico.

La democrazia può esistere solo se esiste una stretta relazione tra il
popolo e il potere.
Questa relazione sta invece diventando di giorno in giorno sempre più
debole.

Parliamo del caso italiano.

In Italia, se pensate che Berlusconi e Bertinotti siano due cose diverse,
vi sbagliate di grosso.
In realtà sono due facce della stessa oligarchia.
Quando si tratta di limitare i poteri che spettano al popolo infatti,
vanno d'accordo, sono pappa e ciccia.

Il popolo ha sostanzialmente due poteri in una democrazia rappresentativa:

1) Il diritto di poter scegliere, una volta ascoltati tutti i candidati,
da chi farsi rappresentare esprimendo un voto.

2) Il diritto di potersi candidare e di partecipare ad una contesa
elettorale con gli stessi diritti e le stesse condizioni degli altri
candidati.

Io sinceramente vorrei poterli ascoltare tutti, questi famosi candidati,
ma nella realtà, ne riesco ad ascoltare solo una parte.
Ad alcuni candidati, viene letteralmente impedito di parlare.

La legge sulla parcondicio prevede che il tempo e le modalità di accesso
dei vari candidati agli spazi mediatici siano divisi in modo tale che, la
parità di condizione si applica solo per lo schieramento di centrodestra e
per quello di centrosinistra, ma a totale danno di tutti quei movimenti o
partiti che volessero presentarsi per la prima volta o che nelle
precedenti elezioni non erano riusciti ad avere rappresentanti e che si
ponessero al di fuori degli schieramenti sia di centrodestra che di
centrosinistra.

Il perché centrosinistra e centrodestra siano concordi nel volere (anche
se fanno finta di no) questa legge è chiaro, in quanto evitano due
pericoli:

1) La dispersione del voto a danno del loro potere
2) Che qualcuno possa proporre cose più intelligenti e sensate di quelle
che loro riescono a dire.

E il fatto che siano sostanzialmente d'accordo su questo lo si evince
dalle varie leggi elettorali per le prossime regionali, fatte da consigli
regionali di diverso colore ma che sostanzialmente hanno lo stesso scopo.

Prendiamo ad esempio il Lazio e la Toscana.

Nel Lazio i partiti che hanno già una rappresentanza politica nei consigli
provinciali e regionali, oppure nel parlamento, oppure nel parlamento
europeo con almeno due rappresentanti di cui uno nel colleggio III, sono
esentati dalla raccolta delle firme per la presentazione delle liste
elettorali.
Sono anche esentate quelle liste che sono collegate ad un candidato che
sia appoggiato da liste che hanno i privileggi di cui sopra.

Sostanzialmente questa legge dice ai vari partiti. Se vi mettete con le
liste del centrodestra e del centrosinistra, non avrete il fastidio di
convincere i cittadini a firmare per la vostra lista.

In Toscana invece si raggiunge il colmo in cui esistono partiti buoni e
cattivi.
Secondo la legge regionale infatti, se si fa parte di una coalizione che
ottiene almeno il 5% dei voti, una lista associata a questa coalizione ha
il diritto ad avere rappresentanti con l'1,5% dei voti.
Se invece la coalzione non raggiunge il 5%, c'è bisogno di almento il 4%
dei voti per avere rappresentanti.
Qui c'è il paradosso che partiti con il 4% ma cattivi (perché fuori dagli
schieramenti) avranno gli stessi rappresentanti di partiti con l'1,5% ma
buoni (perché associati con gli schieramenti).

La sostanza dei fatti è che le leggi italiane, stanno togliendo ai
cittadini il diritto di scelta. Infatti che senso ha scegliere un
movimento sconosciuto, se non ha il diritto di farsi conoscere come gli
altri partiti e se per prendere dei seggi è costretto comunque a piegarsi
alle logiche degli schieramenti?

Siamo in piena oligarchia, la democrazia è morta. E il bello è che la
gente si scanna in pro e contro Berlusconi e in pro e contro Prodi, quando
loro e tutti (nessuno escluso) i partiti che li sostengono hanno già
deciso che il popolo non può ascoltare altre voci. Quando per legge
esistono differenze tra partiti buoni e cattivi a seconda che siano o meno
allineati e sottomessi.

Se pensate che la democrazia sia altro, non date il vostro consenso a
questa gente con il voto. Io andrò a votare e voterò per uno di quei
partiti da prefisso telefonico, non allineato, nella speranza che le cose
cambino in senso democratico.

Speravo nei Radicali, ma vederli contrattare il loro diritto di esistere
con gli schieramenti dominanti, mi ha fatto capire che la democrazia è
morta davvero se per esercitare i propri diritti bisogna chiedere il
permesso al re.

Se invece pensate che la democrazia non sia un valore, allora votate pure
chi vi pare tra i vari schieramenti. Se siete convinti che ci sia
differenza tra Berlusconi e Bertinotti, votate pure per l'uno o per
l'altro.
I fatti però dimostrano il contrario.

Beh, il mio compito di voce che parla nel deserto l'ho fatto. Spero solo
che serva a qualcosa.

Ciao,
Roberto.

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