Futuro Remoto, Città della Scienza, 12-28 novembre 2010

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Gino Di Ruberto [GMAIL]

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Nov 10, 2010, 9:16:21 AM11/10/10
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1° articolo da
http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13439


Futuro Remoto 2010
Città della Scienza dal 12 al 28 novembre
Dalla preistoria alle città del futuro


Sin dalla sua comparsa sulla Terra l'uomo ha manifestato la tendenza ad
appropriarsi, in maniera spesso indiscriminata, delle risorse presenti
nell'ambiente provocando, a volte, anche l'estinzione di molte specie
viventi.
La caccia ai grandi mammiferi del Quaternario, l'introduzione
dell'agricoltura, l'uso intensivo dei combustibili fossili, i processi di
urbanizzazione sono solo alcuni dei modi in cui l'uomo ha predato e preda le
risorse naturali, compromettendo la stabilità dell'ecosistema Terra.
Oggi, alla luce di una consapevolezza ambientale diffusa, è possibile
ipotizzare nuovi scenari per uno sviluppo sostenibile, nei quali scenari
giocano un ruolo fondamentale i risultati più avanzati della ricerca nel
campo della produzione delle energie alternative e dei sistemi e delle
tecnologie eco sostenibili.
Questi i temi di Futuro Remoto 2010, che la Fondazione Idis organizza negli
spazi di Città della Scienza dal 12 al 28 novembre. Con un percorso ricco di
suggestioni, diviso in 6 mostre, poterà i visitatori a vivere un incontro
ravvicinato con i grandi mammiferi dell'epoca glaciale e li accompagnerà in
un viaggio emozionante, tra scenari passati e futuri, per provare ad
immaginare un domani migliore per la nostra Terra e per tutti noi.
Il viaggio ha inizio nell'era glaciale dove incontriamo i protagonisti della
prima mostra: i Mammut.Enormi e possenti, questi mammiferi sono riusciti a
sopravvivere per milioni di anni, resistendo all'attacco di feroci predatori
e al freddo intenso delle fasi glaciali.
Direttamente dall' Istituto Paleontologico Borissiak dell'Accademia Russa
delle Scienze, in collaborazione con l'Ente Accademico Internazionale
"Nauka" di Mosca, 12scheletri completamente integri e reperti originali di
mammute di altri animali vissuti durante il Pleistocene e ormai estinti. Tra
gli altri il rarissimo Mammuthus trogontherii o mammut della steppa, uno
dei più grandi proboscidati vissuti sulla Terra; una intera famiglia di
Mammuthus primigenius o mammut della tundra, specie adatta ad un clima
particolarmente gelido, con un pelo folto e lungo e lunghe zanne ricurve; il
Bisonte della steppa, alla cui estinzione hanno contribuito la caccia, i
cambiamenti climatici, la diffusione delle specie moderne di bisonte; il
Binagadic Rhinoceros che visse nella regione Transcaucasica circa 200-250
mila anni fa; il calco della mummia di Lyuba: il famoso Baby mammut, ovvero
l'esemplare meglio conservato mai ritrovato; si tratta di un cucciolo
affogato in un fiume di fango in Siberia circa 40.000 anni fa.
A questi straordinari reperti sono affiancati i modelli a grandezza
naturale di altri animali Pleistocenici provenienti dalla più grande
collezione europea, quella del Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo.
Tra questi ritroviamo, con i suoi 3,50 metri di altezza e 5,50 metri di
lunghezza, il Mammuthus primigenius, il Rinoceronte lanoso alto 1,70
metri e lungo 4 metri, alcuni erbivori come il Cervo dalle corna a
cespuglio o l'Uro, i grossi carnivori del Quaternario, come la Tigre dai
denti a sciabola, la Iena dal muso corto, il Leone delle caverne e poi tre
modelli molto realistici di uomo di Neanderthal.
Intorno a 11.000 anni fa questi grandi mammiferi, tranne rare eccezioni,
scomparvero in un breve arco di tempo: era iniziato un periodo
caratterizzato da un clima più caldo, dal ritiro dei ghiacciai e,
soprattutto, era arrivato un nuovo nemicol'UOMO!
I cacciatori paleolitici si rivelarono spietati: miravano alla loro carne,
alle loro zanne e alla loro pelliccia, avevano imparato ad ucciderli e
contribuirono in modo significativo alla loro estinzione.
Se è vero che tutti gli esseri viventi "lottano" per la sopravvivenza, nel
mondo senza uomini questa lotta era sicuramente vinta dal "più adatto
all'ambiente", secondo i paradigmi della teoria darwiniana. La comparsa
dell'uomo, e con esso della tecnologia, ha totalmente modificato il rapporto
tra vivente e natura, generando una vera rivoluzione delle regole che
governano i processi naturali. Solo l'uomo ha la capacità di modificare
l'ambiente, e questa capacità è potenziata da una tecnologia sempre più
avanzata e pervasiva, e per far "funzionare" questa tecnologia, è necessaria
una quantità sempre maggiore di ENERGIA.
La produzione e l'uso di energia sono le cause principali di inquinamento
ambientale, con conseguenze sul clima e sugli equilibri naturali che
appaiono oggi catastrofiche. Diventa, quindi, fondamentale ripensare il modo
in cui l'uomo produce ed usa l'energia.
La mostra prosegue, così, con un percorso dedicato alle prospettive di uno
sviluppo più sostenibile, presentando le tecnologie e le strategie più
innovative che mirano ad un maggiore impiego delle fonti alternative e
conducendo alla scoperta dei più avanzati prodotti tecnologici che
consentono di risparmiare energia e di usarla in modo più efficiente.
Particolare attenzione è riservata a quei sistemi e a quelle tecnologie che
cambieranno la nostra vita quotidiana.
Dalle case alle città, dai veicoli privati ai sistemi di trasporto pubblico,
dall'industria all'agricoltura, si potranno conoscere le tendenze più
attuali nel ripensare il nostro modo di vivere e di produrre, muovendosi tra
sistemi ad alta tecnologia, exhibit interattivi e multimedia in una
scenografia carica di suggestioni.
Dall'inizio del '900 ad oggi la fantascienza si è sbizzarrita nel
tratteggiare il profilo delle città del futuro. Poi, come spesso accade, la
creatività letteraria o cinematografica anticipa di qualche anno ciò che
diventa di uso comune. Una cucina che quando rientriamo a casa ci riconosce
e comincia a preparare il pranzo, un soggiorno o una camera da letto che, a
seconda del nostro diverso umore, modulano la luce o la musica, non sono
cose impossibili e nemmeno sogni: la Rete consente alle nuove tecnologie di
fare questo e molto altro.
Inserito nel percorso espositivo il Future Lab di Telecom Italia, dedicato
alla domotica, darà la possibilità ai visitatori di Futuro Remoto di
interagire con "la casa del futuro", vivere e giocare con gli ambienti,
vederli cambiare in base alle indicazioni fornite e scoprire così quanto la
fantascienza e l'immaginazione oggi siano sempre più vicine alla realtà.

Come di consueto, Futuro Remoto propone un ciclo di conferenze dal titolo
"Oxigen Talks", organizzate da Enel, Oxigen e Codice Edizione, sui temi più
dibattuti nel mondo scientifico ed intellettuale: le energie rinnovabili nel
mondo ed in Italia, il nucleare, la green economy, le città e la mobilità
sostenibili, le città del futuro e la vita in esse, sono alcuni dei temi che
vedranno confrontarsi scienziati, architetti, ingegneri, politici, storici.
Completano il programma i laboratori scientifici, i laboratori creativi, la
rassegna cinematografica e tante animazioni per i più piccoli.

Città della Scienza
ORARI
lunedì - venerdì 9-17
sabato - domenica 9-19

Per informazioni e prenotazioni:
Contact Centre
tel. 081.24.200.24
fax 081.24.200.25
contactcentre@cittadellascienza
__________________________________________
2° articolo da
http://www.napolimagazine.com.cn/?action=read&idnotizia=43329

Sin dalla sua comparsa sulla Terra l'uomo ha manifestato la tendenza ad
appropriarsi, in maniera spesso indiscriminata, delle risorse presenti
nell'ambiente provocando, a volte, anche l'estinzione di molte specie
viventi.
La caccia ai grandi mammiferi del Quaternario, l'introduzione
dell'agricoltura, l'uso intensivo dei combustibili fossili, i processi di
urbanizzazione sono solo alcuni dei modi in cui l'uomo ha predato e preda le
risorse naturali, compromettendo la stabilità dell'ecosistema Terra.
Oggi, alla luce di una consapevolezza ambientale diffusa, è possibile
ipotizzare nuovi scenari per uno sviluppo sostenibile, nei quali scenari
giocano un ruolo fondamentale i risultati più avanzati della ricerca nel
campo della produzione delle energie alternative e dei sistemi e delle
tecnologie eco sostenibili.
Questi i temi di Futuro Remoto 2010, che la Fondazione Idis organizza negli
spazi di Città della Scienza dal 12 al 28 novembre. Con un percorso ricco di
suggestioni, diviso in 6 mostre, poterà i visitatori a vivere un incontro
ravvicinato con i grandi mammiferi dell'epoca glaciale.
Direttamente dall'Istituto Paleontologico Borissiak dell'Accademia Russa
delle Scienze, in collaborazione con l'Ente Accademico Internazionale
"Nauka" di Mosca, scheletri completamente integri e reperti originali di
mammut e di altri animali vissuti durante il Pleistocene e ormai estinti.
A questi straordinari reperti sono affiancati i modelli a grandezza naturale
di altri animali Pleistocenici provenienti dalla più grande collezione
europea, quella del Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo La mostra
prosegue con un percorso dedicato alle prospettive di uno sviluppo più
sostenibile, presentando le tecnologie e le strategie più innovative che
mirano ad un maggiore impiego delle fonti alternative e conducendo alla
scoperta dei più avanzati prodotti tecnologici che consentono di risparmiare
energia e di usarla in modo più efficiente. Dalle case alle città, dai
veicoli privati ai sistemi di trasporto pubblico, dall'industria
all'agricoltura, si potranno conoscere le tendenze più attuali nel ripensare
il nostro modo di vivere e di produrre,
Dall'inizio del '900 ad oggi la fantascienza si è sbizzarrita nel
tratteggiare il profilo delle città del futuro. Poi, come spesso accade, la
creatività letteraria o cinematografica anticipa di qualche anno ciò che
diventa di uso comune. Inserito nel percorso espositivo il Future Lab di
Telecom Italia, dedicato alla domotica, darà la possibilità ai visitatori di
interagire con "la casa del futuro", vivere e giocare con gli ambienti,
vederli cambiare in base alle indicazioni fornite e scoprire così quanto la
fantascienza e l'immaginazione oggi siano sempre più vicine alla realtà.
Futuro Remoto 2010: un viaggio emozionante, tra scenari passati e futuri,
per provare ad immaginare un domani migliore per la nostra Terra e per tutti
noi.

ORARI
lunedì - venerdì 9-17
sabato - domenica 9-19
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Città della Scienza
081/2420024
081/7352202
081/7352424
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guarda messaggio dell'anno scorso
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guarda messaggio di quattro anni fa
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guarda messaggio di cinque anni fa
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