da un interessante messaggio su un newsgroup: Come realizzare il miracolo di San Gennaro a casa propria

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Gino Di Ruberto [GMAIL]

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Sep 18, 2006, 7:20:57 AM9/18/06
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Pur essendo credente, invito tutti alla seguente lettura:

dal vecchio messaggio:
http://groups.google.it/group/it-alt.discussioni.italianiallestero/msg/787af185bd1cf6bc

Come realizzare il Miracolo di San Gennaro a casa propria
http://www.napolionline.org/2005/09/18/come-realizzare-il-miracolo-a-casa-propria/

Ecco come realizzare il miracolo di S. Gennaro secondo il Prof.
Garlaschelli dell'Università di Pavia, membro del CICAP:

Materiali utilizzati:
cloruro ferrico, carbonato di calcio, cloruro di sodio, un tubo da
dialisi (nel medioevo hanno probabilmente utilizzato dei budelli
animali).
Sciogliere 25g di cloruro ferrico in 100 ml di acqua e si otterrà una
soluzione rossiccia. Aggiungere lentamente agitando 10 g di carbonato
di calcio, essendo la soluzione di cloruro ferrico acida si avrà
produzione di CO2. Le quantità relative di cloruro ferrico e di base
possono variare ma si deve evitare la precipitazione completa
dell'idrossido di ferro formatosi. Il cloruro ferrico non reagito e il
cloruro di calcio formatosi saranno eliminati per dialisi.

Si otterrà una soluzione marrone scuro a causa della formazione di
FeO(OH) colloidale. Per dializzare usare circa 30 cm. del tubo da
dialisi, bagnarlo bene e chiuderlo con un nodo a una estremità.
Riempire il tubo fino a circa metà del suo volume, con la miscela da
purificare e immergerlo, appendendolo ad un sostegno in un barattolo
di acqua distillata, si può usare anche acqua piovana. Sospendere il
tubo in modo che il livello della soluzione sia uguale a quello
dell'acqua nel barattolo. Il livello all'interno del tubo aumenterà
presto a causa dell'osmosi (dell'acqua entra nel tubo, mentre i sali
ne escono).
L'acqua distillata si dovrà cambiare tre o quattro volte ad intervalli
di circa 24 ore, fino a che non è più gialla. Si otterrà un volume
finale di soluzione circa doppio di quello di partenza. Questa
soluzione può ancora essere concentrata e le concentrazioni finali
utili di FeO(OH) dovrebbero essere tra 5 e 10 per cento. Per
concentrare la soluzione si può versarla in un contenitore largo e
farla evaporare al sole. Dopo questa operazione si deve arrivare ad un
volume non minore di quello iniziale (circa 100 ml). Versare ora un
po' di questa soluzione
in una bottiglietta, meglio se rotonda e schiacciata con un volume di
circa 50 ml (per esempio una bottiglietta da liquore), aggiungere una
piccola quantità di sale da cucina e agitare bene.
Lasciare a riposo un paio d'ore e controllare se è gelatinizzata, in
caso contrario aggiungere sale. Il gel che si ottiene dopo adeguato
riposo tornerà liquido per effetto di movimenti, o piccole scosse e il
processo è ripetibile a volontà . Questo è solo un esempio di gel
tissotropico, ovvero capace di passare dallo stato solido a quello
liquido se scosso. Naturalmente resterà ignota la composizione di
quello presente nell'ampolla di san Gennaro, dal momento che la Chiesa
Cattolica non permetterà mai di effettuare un'analisi.

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