Bagnoli, ecco l'Auditorium
nel segno del design/Foto
NAPOLI (24 ottobre) - Prende vita dopo tre anni di lavori il primo pezzo
della Bagnoli che verrà. C’è voluto un evento mondano, promozionato da una
nota marca di gin, per collaudare in pubblico l'Auditorium della «Porta del
Parco», ieri inaugurato alla presenza di amministratori, architetti e
personalità varie, tutti ansiosi di vedere in anteprima il primo atto di un
processo di riqualificazione che dura da tanto e tanto durerà ancora.
Intanto però c'è l'Auditorium, 300 posti in una struttura a forma di
astronave pronta ad ospitare, da oggi, eventi di varia natura, come quello
svolto ieri sera e dedicato al mondo del design e dell'architettura
contemporanea. I lavori dell'edificio, progettato dal napoletano Silvio
D'Ascia, erano partiti a gennaio del 2007. Oltre 40 milioni il costo
dell'operazione, che a breve prevede anche l'apertura di un wine-bar e di un
centro benessere.
A battezzare l'auditorium ha provveduto Amanda Levete, architetto britannico
di fama mondiale, star della progettistica contemporanea, già impegnata a
Napoli nella realizzazione della nuova stazione della Circumflegrea di Monte
Sant'Angelo. A lei la struttura che funge da "Porta" dell'area da
riqualificare, al confine tra via Diocleziano e via Nuova Agnano, piace
molto, proprio perché attualmente sorge circondata da resti di un'era
industriale che fu.
«L'immagine dell'Auditorium è fantastica - dice l'ospite d'onore di ieri -
va in contrasto con tutto quello che c'è intorno, è bella ma funzionale, e
permetterà alla gente di essere parte integrante dell'opera». I napoletani
hanno dunque "assaggiato" il primo risultato concreto di un piano di
trasformazione che vede ancora tanti tasselli da mettere insieme, a partire
dal Parco sportivo. "Ci stiamo muovendo e contiamo di andare avanti
velocemente - spiega Riccardo Marone, presidente di Bagnoli Futura - In tre
anni abbiamo messo in funzione l'auditorium, che è circondato da un'area che
potrà essere frequentata anche di sera dalle persone. Per il centro
benessere occorre solo il collaudo e anche il Parco sportivo va verso la
conclusione".
Il lavoro resta comunque duro, anche in termini economici. La "Porta del
Parco", inteso come l'aggregato di auditorium e strutture ricettive, ha un
costo vicino ai 50 milioni. Una cifra non del tutto ancora ricevuta da
Bagnoli Futura, che aspetta da Regione e Governo i fondi per continuare la
riqualificazione.
"I conti sono presto fatti - dice Mario Hubler, direttore della società -
Aspettiamo complessivamente 114 milioni di euro dalla Regione e 41 dallo
Stato. Sono risorse già programmate, stanziate e indispensabili per
garantire continuità al rilancio dell'area". Ecco dunque il consueto
dualismo Comune-Regione sui fondi per i progetti, ma sul tema Marone è
ottimista.
"Il Governatore Caldoro è molto interessato ai nostri progressi e verrà
presto qui - chiarisce - lo sblocco dei fondi è una questione puramente
burocratica". C'è ottimismo dunque, dopo anni di ritardi e rallentamenti dei
lavori. Bagnoli si è mossa, con la prima struttura realmente in funzione.
Un segnale positivo, e forse paradossale nei giorni in cui la città soffre
per altre crisi: "Per qualche momento possiamo dimenticare i rifiuti,
vedendo l'immagine di una città che sa anche rilanciarsi - ha detto ieri il
vicesindaco Tino Santangelo - Il lavoro da fare è lungo, ma è giusto
riconoscere anche i passi in avanti che si fanno". Dopo le parole, ieri si è
poi passati alla festa. Prima il Cocktail party, poi musica nell'area
pavimentata al di fuori dell'auditorium. Con l'ex Italsider per la prima
volta illuminata e aperta a cittadini che aspettavano da decenni.
Livio Coppola