16:24 26/09/2011
Fincantieri: progetto per piattaforme galleggianti per smaltire rifiuti
E trasformarli in energia. 'Plasmare' presentato a Napoli Roma, 26 set
- E' stato presentato oggi da Fincantieri a Napoli, il progetto
'Plasmare', per la realizzazione di impianti 'navalizzati' per il
trattamento dei rifiuti solidi urbani, messo a punto dal suo centro di
ricerca applicata Cetena. Nel corso dell'incontro, a cui tra gli altri
hanno preso parte il sottosegretario all'Economia, Bruno Cesario, il
presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e l'amministratore
delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, ha annunciato di voler creare
una nuova linea di prodotto e ha illustrato le soluzioni tecnologiche
che, attraverso il Cetena, ha attualmente allo studio: piattaforme
galleggianti con impianti per la produzione di combustibile da rifiuti
(cdr) e successivo recupero energetico, navi per il trasporto dei
rifiuti solidi urbani raccolti da isole o altri territori con scarsa
viabilita' terrestre, e navi dotate di impianti per lo smistamento dei
rifiuti e produzione di cdr da trasferire da porto a porto. Il
progetto 'Plasmare' - spiega una nota del gruppo - in fase avanzata di
sviluppo, prevede la costruzione di due piattaforme galleggianti non
autopropulse da posizionarsi in acque 'protette': la prima dedicata
alla ricezione dei rifiuti solidi urbani con produzione di cdr
(smaltimento di circa 400 tonnellate al giorno di rifiuti solidi
urbani), e la seconda per la gassificazione dello stesso prodotto
tramite l'utilizzo di tecnologia al plasma in grado di recuperare
energia dal gas di sintesi prodotto. Alla luce del diverso livello di
maturita' delle tecnologie impiantistiche utilizzate, per il progetto
si e' ipotizzato un approccio modulare che prevede di partire a breve
con la realizzazione della piattaforma dedicata alla produzione di cdr
alla quale, in una seconda fase, si affianchera' la piattaforma con
impianto al plasma, che necessita di un piu' lungo periodo di messa a
punto. Secondo Fincantieri, il progetto, contribuendo in maniera
eco-compatibile alla soluzione del problema dei rifiuti, offrirebbe
evidenti vantaggi: emissioni inquinanti solide e gassose prossime allo
zero, tempi di realizzazione brevi, costi di realizzazione ed
operativi contenuti e certi, limitato impatto sul territorio grazie
alla possibilita' di localizzare gli impianti in opportune aree
portuali dismesse o abbandonate. Infine, conclude la nota, la
costruzione delle piattaforme, in un momento, come l'attuale, di
drammatica crisi del comparto navalmeccanico, darebbe impulso
all'industria cantieristica, generando importanti ricadute
occupazionali che deriverebbero dalla costruzione degli impianti e,
una volta operativi, dalla loro gestione. Com-Zam 26-09-11 16:24:36
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