Informazioni storiche e artistiche
(copiato dall'opuscolo della giornata FAI)
Esempio di rara bellezza dell'arte barocca, il complesso monumentale di
Sant'Agostino degli Scalzi è stato finora escluso dai più frequentati
circuiti culturali di Napoli, anche a causa dei danni provocati dal
terremoto del 1980, che ne ha determinato la chiusura fino ai restauri
attualmente in corso. Il progetto della chiesa è dell'architetto Giovan
Giacomo di Conforto, anche se fortemente influenzato dagli schemi di Cosimo
Fanzago; il complesso fu edificato tra il 1603 e il 1635 e la chiesa,
dedicata a Santa Maria della Verità, fu consacrata nel 1653.
La pianta della chiesa presenta l'impianto tipico della Controriforma, a
croce latina e navata unica, con tre cappelle per lato separate da una
coppia di paraste, ed un ampio transetto, delimitato dai massicci pilastri
di sostegno del tamburo, sopra il quale si eleva la spettacolare cupola alta
oltre 32 metri. Uno degli elementi di maggiore pregio è la sontuosa
decorazione plastica che riveste l'intera superficie e rappresenta un vero
palinsesto della storia degli stucchi napoletani, dagli inizi del 1600 fino
alle ultime aggiunte del 1800. Anche la bottega del Vaccaro ha qui opperato,
soprattutto nel rivestimento del tamburo e della cupola, tra la fine del
'600 e gli inizi del '700, così come D. Costantino Pimpinelli autore del
completamento nel 1850. Nella navata principale si trovano alcune sculture
monumentali in stucco di Lorenzo Vaccaio (1684) raffiguranti figure
bibliche; molto significativo e di grande effetto è anche il monumentale
pulpito in legno di noce con un'aquila intagliata a tutto tondo, opera di
Giovanni Conti. Alle spalle dell'altare maggiore, oltre la cortina lignea
dipinta a finto marmo, è mirabile il coro in noce.
Tra le opere pittoriche più rappresentative si segnalano L'Immacolata, olio
su tela, che grazie al sapiente restauro è tornata a far risplendere la
veste iridescente della Vergine, le cui tipiche pieghe segmentate, anche in
assenza di firma, ne attribuiscono la paternità a Nicolò De Simone, e le
quattro lunette raffiiguranti la vita e la morte di Sant'Agostino, in cui
gli spunti naturalistici e descrittivi sono preludio del nuovo genere che
tende ad affermarsi a Napoli anche grazie al pittore Micco Spadaro. Altra
opera importante è la Madonna con Bambino e San Nicola da Tolentino, olio su
tela datata 1650 ed attribuita ad Agostino Beltrano, anche questa
particolarmente deteriorata, ma ora splendida dopo importanti restauri. E
ancora La Pietà di Francesco Di Maria: grande dipinto che gioca sui
contrasti tra i colori accesi e vibranti che danno forma a tangibili panni e
le tonalità spente della gamma dei grigi che ben descrivono il pathos
dell'evento immerso in un paesaggio plumbeo; da rilevare è il ritmo del
disegno con le figure principali disposte in modo da disegnare una stella a
sei punte. Si segnalano inoltre La Maddalena e Santa Maria Egiziaca, oli su
tela del 1663, attribuiti a Giuseppe Marullo, e L'Annunciazione e La
Visitazione, entrambe di Giacomo del Po, ove l'accurato disegno evidenzia i
particolari naturalistici delle composizioni, come la finissima natura morta
rappresentata dal vaso di fiori.
Il monumentale complesso appartiene al FEC - Fondo Edifici di Culto del
Ministero dell'Interno
[.....]
____________________
Recapiti da
http://www.impreseinfo.net/citta/napoli/religione-cattolica-enti-religiosi-ed-uffici-ecclesiastici/
Convento S. Agostino Degli Scalzi
Via S. Agostino Degli Scalzi, 6
80136 Napoli
Tel.: 081/5442070