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Spira in campo magnetico uniforme rotante (P.Bellia)

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Luciano Buggio

da leggere,
22 nov 2011, 07:18:2322/11/11
a
Caro Bellia

il 14 ottobre scorso ti sei impegnato a controllare meglio le
condizioni di quell'esperimento.
Mi scrivevi:
---------------

...
2- Tempo per l'esperimento, che ho intenzione di preparare - cosa che
faccio spesso - durante la prossima dimostrazione che farò agli
studenti. Ma ti ripeto che l'ho fatto altre volte, anche senza
prestare
particolare attenzione all'uniformità del campo, trovando sempre
corrente indotta. Stavolta cercherò di avere un campo il più uniforme
possibile.
--------

Hai trovato il tempo per farlo?

Ripeto qui (a beneficio di chi voglia provare e ne abbia i mezzi) la
predizione della mia teoria, tanto semplice quanto sconvolgente.

Con spira ferma nel laboratorio e campo magnetico uniforme (a linee
parallele) che ruota intorno alla spira puntando al centro di essa non
si induce alcuna f.e.m: non circola corrente.

Ciao.

Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org

Luciano Buggio

da leggere,
22 nov 2011, 07:47:5122/11/11
a
On 22 Nov, 13:18, Luciano Buggio <bugg...@libero.it> wrote:

(cut)
>
> Ripeto qui (a beneficio di chi voglia provare e ne abbia i mezzi) la
> predizione della mia teoria, tanto semplice quanto sconvolgente.
>
> Con spira ferma nel laboratorio e campo magnetico uniforme (a linee
> parallele) che ruota intorno alla spira puntando al centro di essa non
> si induce alcuna f.e.m: non circola corrente.

Qui l'ho fatta difficile, con questo vincolo della rotazione intorno
al centro (lho fatto per considerare la situazione simmetrica rispetto
alla rotazione della spira in campo B fisso uniforme, la quale induce
sì corrente).
Più semplicemente:
**Muovendo comunuque la calamita (campo uniforme) in modo che vari il
flusso attraverso la spira, non si induce corrente**.
Aggiungo che semplicemente la spira si carica finchè dura il moto del
magnete: gli elettroni si muovono solo per il tempo di emigrare verso
il polo negativo.
E questo solo se si usa un solo polo del magnete: se il campo uniforme
è tra i due poli non succede nemmeno questo.

Luciano Buggio
Ciao.
>
> Luciano Buggiohttp://www.lucianobuggio.altervista.org

Paolo Bellia

da leggere,
23 nov 2011, 03:48:0223/11/11
a
Il 22/11/2011 13:18, Luciano Buggio ha scritto:

> Hai trovato il tempo per farlo?

Prevedo di farlo a febbraio, durante le attività di laboratorio, per
dimostrare agli studenti che le cose funzionano esattamente al contrario
di come dici tu :-)

P.S. Se invece dovessi scoprire che hai ragione, ti darò il 75% del Nobel...


Luciano Buggio

da leggere,
23 nov 2011, 04:39:3823/11/11
a
On 23 Nov, 10:48, Paolo Bellia <paol...@videobank.it> wrote:
(cut)
>
> P.S. Se invece dovessi scoprire che hai ragione, ti darò il 75% del Nobel...

Troppo gentile: potresti tenertelo tutto tu, il Nobel va per le
scoperte, non per le teorie:-)

Luciano Buggio

ds

da leggere,
24 nov 2011, 03:56:1024/11/11
a
Il 22/11/2011 13:18, Luciano Buggio ha scritto:

>
> Con spira ferma nel laboratorio e campo magnetico uniforme (a linee
> parallele) che ruota intorno alla spira puntando al centro di essa non
> si induce alcuna f.e.m: non circola corrente.
>

se non metti in corto il fili della spira la corrente non circola eh, lo
so per certo perchè in officina facciamo sempre i schersi ai coleghi
meccanici, ci diciamo: spingi l'asse zeta che è libero, ma in
segretissimo mettiamo in corto i fili del motore (sincrono, a magneti
permanenti) e loro spingono e bestemmiano perchè non si muove, allora
nolatri, per ischerzo stachemo i fili e ci diciamo, spostati che non sei
buono, varda, el và con una mano !

Luciano Buggio

da leggere,
24 nov 2011, 11:02:0324/11/11
a
Scherzi a parte, dato che sei un tecnico vorrei approffittarne per
chiederti questa cosa.
Ti risulta che esistano generatori di corrente in cui il i poli
magnetici ruotano all'esterno dell'avvolgimento, questo fisso al
telaio, in cui viene indotta la corrente, e sono così ampi e vicini
tra loro che il campo magnetico tra di essi è uniforme o quasi?

Luciano Buggio

ds

da leggere,
25 nov 2011, 02:04:3625/11/11
a
non credo, nel generatore sincrono l'avvolgimento è fisso ma esterno, il
rotore porta i magneti ma il campo non può essere uniforme, intendo con
linee di campo eqidistanti e perfettemante parallele, il rotore è tondo.
comunque se metti come presupposto che il campo deve essere
"perfettamente uniforme" non è di facile costruzione, ma per quel poco
che ne so di elettrotecnica la tua teoria mi sembra farlocca.
Insomma, ruotando il campo la spira si trova ad essere attraversata da
un campo magnetico che varia da zero al massimo a seconda dell'angolo di
incidenza tra piano della spira e linee di campo, quindi varia nel
tempo, quindi fem indotta no ?
che ruoti la spira o il campo la cosa non cambia no ? cmq non ho seguito
la discussione dall'inzio, magari sto ripetendo banalità già dette.

ciao

Luciano Buggio

da leggere,
25 nov 2011, 05:51:5825/11/11
a
On 25 Nov, 08:04, ds <g...@efpo.com> wrote:
> Il 24/11/2011 17:02, Luciano Buggio ha scritto:
>
>
>
> > On 24 Nov, 09:56, ds<d...@dff.com>  wrote:
> >> Il 22/11/2011 13:18, Luciano Buggio ha scritto:
>
> >>> Con spira ferma nel laboratorio e campo magnetico uniforme (a linee
> >>> parallele) che ruota intorno alla spira puntando al centro di essa non
> >>> si induce alcuna f.e.m: non circola corrente.
>
> >> se non metti in corto il fili della spira la corrente non circola eh, lo
> >> so per certo perchè in officina facciamo sempre i schersi ai coleghi
> >> meccanici, ci diciamo: spingi l'asse zeta che è libero, ma in
> >> segretissimo mettiamo in corto i fili del motore (sincrono, a magneti
> >> permanenti) e loro spingono e bestemmiano perchè non si muove, allora
> >> nolatri, per ischerzo stachemo i fili e ci diciamo, spostati che non sei
> >> buono, varda, el và con una mano !
>
> > Scherzi a parte, dato che sei un tecnico vorrei approffittarne per
> > chiederti questa cosa.
> > Ti risulta che esistano generatori di corrente in cui il i poli
> > magnetici ruotano all'esterno dell'avvolgimento, questo fisso al
> > telaio,  in cui viene indotta la corrente,  e sono così ampi e vicini
> > tra loro che il campo magnetico tra di essi è uniforme o quasi?
>
> > Luciano Buggio
>
> non credo,

Grazie.

nel generatore sincrono l'avvolgimento è fisso ma esterno, il
> rotore porta i magneti ma il campo non può essere uniforme, intendo con
> linee di campo eqidistanti e perfettemante parallele, il rotore è tondo.
> comunque se metti come presupposto che il campo deve essere
> "perfettamente uniforme" non è di facile costruzione, ma per quel poco
> che ne so di elettrotecnica la tua teoria mi sembra farlocca.
> Insomma, ruotando il campo la spira si trova ad essere attraversata da
> un campo magnetico che varia da zero al massimo a seconda dell'angolo di
> incidenza tra piano della spira e linee di campo, quindi varia nel
> tempo, quindi fem indotta no ?
> che ruoti la spira o il campo la cosa non cambia no ? cmq non ho seguito
> la discussione dall'inzio, magari sto ripetendo banalità già dette.

Riporti cose evidentemente stradette e che compiono in tutti i testi
di fisica.
Ma sono cose teoriche: è quanto afferma la legge di Faraday, mi pare.
Il fatto è, vedi, che io credo che questa legge (da cui consegue che
facendo ruotare un campo magnetico uniforme a linee parallele
equidistanti intorno ad una spira fissa, in modo da variare la sezione
della spira vista dal flusso, si induce corrente nella spira) non è
mai stata sperimentalmente verificata con cura, data anche la
difficoltà di ottenere un flusso magnetico uniforme in uno spazio
sufficientemente esteso in in cui immergere al spira stessa: è
accertato anche sperimentalmente che la corrente si induce facendo
ruotare la spira nel campo del magnete fermo nel laboratorio, ma non
viceversa.

Il Prof Paolo Bellia ha ammesso (ma la stessa ammissione credo possano
fare anche gli altri addetti alla sperimentazione, perlomeno a livello
di laboratori universitari) che non si è mai curato granchè di
verificare l'uniformità del campo mangetico quando muove il magnete
nei paraggi della spira per fare vedere ai suoi studenti che l'indice
dell'amperometro si muove.

Dice che lo farà, in febbraio.
Nel frattempo (così lo batti sul Nobel:-)) tu sei attrezzato per
provare?

Lo so che ti pare una farlocca, ma l'esperimento è semplice (anche se
non si potesse ottenere un campo perfettamente uniforme: al limite si
confrontano gli esiti delle due situazionii simmetriche, esitiche per
la teoria dovrebbero essere identici,cioè, a parità delle altre
condizioni - velocità angolare, distanza ecc., la spirqa che ruota nel
campo fisso e il campo che ruota che ruota intorno alla spira
fissa...).

Ti assicuro che ho delle ottime ragioni per sostenere questa
apparente assurdità.

Luciano Buggio

ds

da leggere,
26 nov 2011, 02:41:5526/11/11
a
Il 25/11/2011 11:51, Luciano Buggio ha scritto:

>a corrente si induce facendo
> ruotare la spira nel campo del magnete fermo nel laboratorio, ma non
> viceversa.

mmh.. il motore di cui ti dicevo prima (sincrono, magneti permanenti) si
avvicina molto alla situazione spira ferma, campo che ruota, la spira e
immobile (statore) e il campo si muove (rotore) e ti giuro che funziona
benissimo da generatore, ne abbiamo su mandrini da 150 kW, a 4000 rpm,
se viene a mancare l'alimentazione del drive (che genera una corrente
smagnetizzante, allo scopo di ridurre il campo magnetico e aumentare la
velocità del motore) ebbene, con il motore (campo-magneti permanenti)
che gira a 4000 giri ai capi della "spira" si arriva a 3 kV.

ergo, da buon praticone, mi viene da pensare che, la differenza tra la
situazione ideale che proponi (campo uniforme) e questa situazione
pratica (campo non uniforme) non può essere in rapporto zero contro
3000 volt.

>
> Il Prof Paolo Bellia ha ammesso (ma la stessa ammissione credo possano
> fare anche gli altri addetti alla sperimentazione, perlomeno a livello
> di laboratori universitari) che non si è mai curato granchè di
> verificare l'uniformità del campo mangetico quando muove il magnete
> nei paraggi della spira per fare vedere ai suoi studenti che l'indice
> dell'amperometro si muove.
>
> Dice che lo farà, in febbraio.
> Nel frattempo (così lo batti sul Nobel:-)) tu sei attrezzato per
> provare?
>
> Lo so che ti pare una farlocca, ma l'esperimento è semplice (anche se
> non si potesse ottenere un campo perfettamente uniforme: al limite si
> confrontano gli esiti delle due situazionii simmetriche, esitiche per
> la teoria dovrebbero essere identici,cioè, a parità delle altre
> condizioni - velocità angolare, distanza ecc., la spirqa che ruota nel
> campo fisso e il campo che ruota che ruota intorno alla spira
> fissa...).
>
> Ti assicuro che ho delle ottime ragioni per sostenere questa
> apparente assurdità.
>

si potrebbe fare, ci mettiamo su un 2 keuro ?

;)

Luciano Buggio

da leggere,
26 nov 2011, 04:46:0626/11/11
a
On 26 Nov, 08:41, ds <fg...@mdepoo.com> wrote:
> Il 25/11/2011 11:51, Luciano Buggio ha scritto:
>
>  >a corrente si induce facendo
>  > ruotare la spira nel campo del magnete fermo nel laboratorio, ma non
>  > viceversa.
>
> mmh.. il motore di cui ti dicevo prima (sincrono, magneti permanenti) si
> avvicina molto alla situazione spira ferma, campo che ruota, la spira e
> immobile (statore).

Non ci siamo capiti.
Il motore che tu dici funziona perchè il campo magnetico rotante che
investe lo statore non è uniforme.
Io sostengo che se fai ruotare un campo magnetico uniforme (a linee
parallele equidistanti) intorno ad una spira ferma non si induce
corrente.
La corrente, col campo magnetico uniforme, si induce invece se è la
spira a ruotare nel campo uniforme.

D'altronde mi pareva che tu avessi capito, quando a domanda hai
riposto che non ti risultano motori fatti così.

Luciano Buggio


Luciano Buggio

da leggere,
26 nov 2011, 11:28:4926/11/11
a
Scusa se approfitto della tua disponibilità.
Vorrei sapere se sei d'accordo con quanto segue.

Il motore asincrono di cui tu parli (il rotore a magneti permanenti
che ruota esternamente intorno allo statore fisso, inducendo corrente
in quest'ultimo) funziona come le vecchie dinamo delle biciclette, in
cui il magnete permanente (collegasto alla ruota della bicicletta)
ruota invece all'interno dello statore, che è fisso al telaio.

Il "prinicio" del funzionamento di questi due induttori è il seguente,
e vorrei sapere se ti risulta.

Muoviamo il polo (nord) di una calamita, supponiamo verso l'alto,
facendola traslare in direzione ortogoanle al suo asse lungitudinale.
Indipendentemente dall'uniformità del campo magnetico, si induce un
campo elettrico nello spazio antistante il polo, perpendicolare alle
linee di forza del campo e puntante verso destra (per chi guarda nella
direzione e verso del flusso magnetico).

Se collochiamo in quello spazio una barretta conduttrice
ortogonalmente alle linee di forza del campo magnetico essa si
caricherà, per l'effeto del campo elettrico indotto, positivamente nel
verso del campo elettrico, e negativamente nell'alro verso.

Al polo sud invece il campo elettrico indotto è diretto verso la
sinistra di chi guarda nella direzione del flusso magnetico.

Muovendo i poli verso il basso cambia il verso dei campi elettrici
indotti.

Se collochiamo affacciati (ad una certa distanza tra loro) i due poli
magntetici, e li facciamo traslare verticamente in versi opposti (vale
a dire che facciamo ruotare il sistema) e collochiamo due barrette
conduttrici orizzontalmente, una davanti al polo nord e l'altra
davanti al polo sud, esse si caricheranno nei versi opposti.

Se chiudiamo in circuito le due barrette, collegandone gli estremi con
altre due barrette conduttrici a formare una spira aquadra si indurrà
corrente finchè i due poli sono in rotazione.

Non cambia nulla, in linea di principio, se i due poli magnetici sono
quelli di una calamita rettilinea che ruota intorno al suo asse
trasversale ed i due conduttori rettilinei sono collocati
orizzontalmente all'esterno di essa, uno di fronte al polo nord e
l'altro al olo sud: chiudendo il circuito anche con questi si induce
ugualemne corrente (ed è la dinamo).

Ti risulta?

Luciano Buggio

Elio Fabri

da leggere,
26 nov 2011, 14:48:1126/11/11
a
ds ha scritto:
> mmh.. il motore di cui ti dicevo prima (sincrono, magneti permanenti)
> si avvicina molto alla situazione spira ferma, campo che ruota, la
> spira e immobile (statore) e il campo si muove (rotore)
Puoi ottenere un campo uniforme rotante per mezzo di due coppie di
bobine di Helmholtz fra loro ortogonali, alimentate con correnti
alternate sfasate di 90 gradi.
--
Elio Fabri

Tommaso Russo, Trieste

da leggere,
26 nov 2011, 16:56:1126/11/11
a
Si', e una piccola spira messa al centro genera una FEM, e se chiusa una
corrente, e un cilindretto metallico con asse ortogonale a entrambe si
mette in rotazione esattamente come in un motore trifase... ma dubito
che LB possa essere convinto da un esperimento del genere. Quello che
vuole vedere e' un magnete rotante attorno alla spira, con traferro di
spessore costante e superficie infinita.

--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni

Luciano Buggio

da leggere,
27 nov 2011, 06:03:4227/11/11
a
On 26 Nov, 22:56, "Tommaso Russo, Trieste" <tru...@tin.it> wrote:

(cut)
... ma dubito
> che LB possa essere convinto da un esperimento del genere. Quello che
> vuole vedere e' un magnete rotante attorno alla spira, con traferro di
> spessore costante e superficie infinita.

Non proprio.

Ti prego di seguire il seguente ragionamento, e di rispondere alla
domanda conclusiva.

Il motore asincrono di cui si parla (quello di ds e quello di Fabri)
con il rotore a magneti permanenti che ruota esternamente intorno allo
statore fisso, inducendo corrente in quest'ultimo, funziona, in linea
di principio, come le vecchie dinamo delle biciclette, in cui il
magnete permanente (collegato alla ruota della bicicletta) ruota
invece all'interno dello statore, che è fisso al telaio.

Il "prinicio" del funzionamento di questi due induttori è il seguente:

Muoviamo il polo (nord) di una calamita, supponiamo verso l'alto,
facendola traslare in direzione ortogoanle al suo asse lungitudinale.
Indipendentemente dall'uniformità del campo magnetico, si induce un
campo elettrico nello spazio antistante il polo, perpendicolare al
moto del magnete, quindi alle linee di forza del campo e puntante
verso destra (per chi guarda nella direzione e verso del flusso
magnetico).

Se collochiamo in quello spazio una barretta conduttrice
ortogonale al moto del mangnete e quindi alle linee di forza del campo
mangetico, per l'effetto del campo elettrico indotto essa si carica,
positivamente nel verso del campo elettrico, e negativamente nell'alro
verso.
Qui la f.e.m è il cmapo elettrico indotto dal moto del magnete, che
spinge gli elettroni ad una estremità della barretta.
Al polo sud invece il campo elettrico indotto dallo stesso moto è
diretto verso la sinistra di chi guarda nella direzione del flusso
magnetico.
Muovendo i poli verso il basso cambia il verso dei due campi elettrici
indotti.

Se collochiamo affacciati (ad una certa distanza tra loro) i due poli
magntetici, e li facciamo traslare verticamente in versi opposti (vale
a dire che facciamo ruotare il sistema) e collochiamo due barrette
conduttrici orizzontalmente, una davanti al polo nord e l'altra
davanti al polo sud, esse si caricheranno nei versi opposti.

Se chiudiamo in circuito le due barrette, collegandone gli estremi con
altre due barrette conduttrici a formare una spira quadra, si indurrà
corrente finchè i due poli sono in rotazione.

Non cambia nulla, in linea di principio, se i due poli magnetici sono
quelli di una calamita rettilinea che ruota intorno al suo asse
trasversale ed i due conduttori rettilinei sono collocati
orizzontalmente all'esterno di essa, uno di fronte al polo nord e
l'altro al polo sud: chiudendo il circuito anche con questi si induce
ugualmente corrente (ed è la dinamo della bicicletta).

Ti risulta fin qui?

Ma torniamo ai due poli rotnati all'esterno dello statore.
Avevo scritto: "collocati ad una certa distanza tra loro", e questo è
il punto.

Se avviciniamo i due poli in rotazione i due campi elettrici con verso
opposto si attenueranno entrambi, cominciando ad elidersi, fino
tendenzialmente a a scomparire quando i due poli saranno quasi a
contatto.
Quanto più estese sono le superfici dei due poli, tanto più
velocemete, con la diminuzione della loro distanza, si attenueranno
fino ad annullarsi i due campi elettrici.

Nei motori reali quella "certa distanza" alla quale i due campi
elettrici non interferiscono distruttivaemnte è garantita
tranquillamente proprio dalla limitata estensione delle superfici
delle facce polari e della ragioenvole dimensione che deve avere lo
statore: il parallelismo delle linee di forza del campo magnetico
(l'unformità) decresce molto velocemetne con la distanza da ciascuna
delle due facce polari.

Un un esperimento mentale con le tue due superfici infinite, a
quaslsiasi distanza tra loro collocate, il campo magnetico sarebbe
uniforme (linee di forza tra i due poli rigorosamente parallele ed
equidistanti) ed il campo elettrico indotto dalla rotazione
perfettamente nullo.

In questo esperimento mentale si indurrebbe corrente in una spira
ferma tra i due poli?

Luciano Buggio

ds

da leggere,
27 nov 2011, 12:20:4227/11/11
a
Il 27/11/2011 12:03, Luciano Buggio ha scritto:

> In questo esperimento mentale si indurrebbe corrente in una spira
> ferma tra i due poli?
>



Si, perchè la spira "vede" una variazione di campo nel tempo (anche se
il campo è uniforme) perchè la spira "vede" un campo che varia di
intensità: quando l'angolo tra la superficie della spira e le linee di
campo è 90° la spira vede il valore massimo di induzione, quando
l'angolo è zero la spira vede induzione zero, se il campo gira attorno
alla spira ella vedrà quindi il campo variare di intensità, variazione
di flusso nel tempo per la legge di Legge di Faraday-Neumann-Len uguale
fem indotta.
Mi sembra un concetto semplice, ma sono un volgarissmo perito
elettortecnico, però non credo di sbagliare, nel caso restituisco il
diploma e le 50mila lire che mi diede mio padre per premio.

Luciano Buggio

da leggere,
27 nov 2011, 14:03:0027/11/11
a
On 27 Nov, 18:20, ds <fg...@mdepoo.com> wrote:
> Il 27/11/2011 12:03, Luciano Buggio ha scritto:
>
> > In questo esperimento mentale si indurrebbe corrente in una spira
> > ferma tra i due poli?
>
> Si, perchè la spira "vede" una variazione di campo nel tempo (anche se
> il campo è uniforme)  perchè la spira "vede" un campo che varia di
> intensità: quando l'angolo tra la superficie della spira e le linee di
> campo è 90° la spira vede il valore massimo di induzione, quando
> l'angolo è zero la spira vede induzione zero, se il campo gira attorno
> alla spira ella vedrà quindi il campo variare di intensità, variazione
> di flusso nel tempo per la legge di Legge di Faraday-Neumann-Len uguale
> fem indotta.

Esatto.
Hai enunciato molto bene la teoria: anche se sei un tecnico, vedo che
la conosci.

La conosco anch'io.
Ma non hai capito che è proprio quella teoria che io contesto?

Chiedevo di fare gli esperiemti per vedere se è verificata.
Esperimenti che non credo siano stati mai fatti, perchè tutti si sono,
come te, sempre fidati, e più tempo passa (sono passati 180 anni dai
tempo di Faraday) più ci si fida e meno si prova.

Inoltre, esperimenti o no, sto chiedendo di seguire un ragionamento
(che ho ricominicato con te e proseguito poi col Prof. Tommaso Russo),
che da solo basterebbe a far concludere che un campo magnetico unforme
che ruota intorno ad una spira ferma non può indurre corrente.

Ti ho chiesto se ti risulta il campo elettrico trsversale indotto da
un magnete in moto, e su questo non ti sei pronunciato.
La cosa è estremametne imnportante, perchè quella (qul campo
elettrico) è la f.e.m, che muove gli elettroni (se hanno lo spazio per
farlo).

Mi spieghi come entra il tuo discorso sulla sezione variabile della
spira vista dal magnete che ruota, se invece della spira metti un
pezzo di filo conduttore?
Che sezione vede variare, il magnete che ruota intorno alla barretta,
perchè si induca in essa il moto degli elettroni fino a caricarla?

> Mi sembra un concetto semplice, ma sono un volgarissmo perito
> elettortecnico, però non credo di sbagliare, nel caso restituisco il
> diploma e le 50mila lire che mi diede mio padre per premio.

Che coincidenza: anch'io ebbi 50Klire, nel 1972, quando mi laureai, da
mio padre.
Un'altra coincidenza, con il tuo racconto scherzoso con cui hai
risposto al mio primo post è una storia analoga.
Quando ero bambino l'elettricista che era venuto a casa nostra a fare
delle riparazioni, o un impianto, mi ha fatto diventare matto
comandando a distanza con un interruttore l'acensione della lampadina
del gabinetto.
Mi chiedeva di controllare, da un'altra stanza, se era accesa, io gli
dicevo di no, e lui sostenva che mentivo.

Infatti quando veniva a controllare la luce era bell'e che accesa.

Meno male che dopo mi ha spiegato il trucco.
Non era poi tanto cattivo, come te:-)

Luciano Buggio



Elio Fabri

da leggere,
28 nov 2011, 15:04:5828/11/11
a
ds ha scritto:
> Si, perchè la spira "vede" una variazione di campo nel tempo (anche se
> il campo è uniforme) perchè la spira "vede" un campo che varia di
> intensità: quando l'angolo tra la superficie della spira e le linee di
> campo è 90° la spira vede il valore massimo di induzione, quando
> l'angolo è zero la spira vede induzione zero, se il campo gira attorno
> alla spira ella vedrà quindi il campo variare di intensità, variazione
> di flusso nel tempo per la legge di Legge di Faraday-Neumann-Len
> uguale fem indotta.
> Mi sembra un concetto semplice, ma sono un volgarissmo perito
> elettortecnico, però non credo di sbagliare, nel caso restituisco il
> diploma e le 50mila lire che mi diede mio padre per premio.
Nella conclusione non sbagli, pero' io presenterei la cosa in modo un
po' diverso.
In termini "integrali", quello che conta e' il flusso di B attraverso
la spira, e nel calcolo del flusso conta la componente di B
ortogonale al piano della spira.
E' questa componente che varia, con legge sinusoidale.
E' quello che volevi esprimere dicendo che la spira "vede" un campo
variabile nel tempo.

Ma in realta' B variabile nel tempo (in direzione, amche se non in
intensita') c'e' indip. dalla presenza della spira.
In queste condizioni l'eq. di Maxwell
rot E = -dB/dt
dice che sara' presente *in ogni punto* un campo elettrico, ed e' la
sua circuitazione lungo la spira che ti da' la f.e.m.

Che il campo elettrico sia reale, lo potresti constatare mettendo in
quella regione delle cariche libere (es. elettroni): vedresti che
verrebbero messe in moto dal campo elettrico.


--
Elio Fabri

Luciano Buggio

da leggere,
29 nov 2011, 07:42:1129/11/11
a
On 27 Nov, 18:20, ds <fg...@mdepoo.com> wrote:
> Il 27/11/2011 12:03, Luciano Buggio ha scritto:
>
> > In questo esperimento mentale si indurrebbe corrente in una spira
> > ferma tra i due poli?
>
> Si, perchè la spira "vede" una variazione di campo nel tempo (anche se
> il campo è uniforme)  perchè la spira "vede" un campo che varia di
> intensità: quando l'angolo tra la superficie della spira e le linee di
> campo è 90° la spira vede il valore massimo di induzione, quando
> l'angolo è zero la spira vede induzione zero, se il campo gira attorno
> alla spira ella vedrà quindi il campo variare di intensità, variazione
> di flusso nel tempo per la legge di Legge di Faraday-Neumann-Len uguale
> fem indotta.

Vorrei che tu mi facessi un favore, dato che Il prof. Elio Fabri non
può leggere i miei post.

Ieri sera egli ti ha scritto:

------------
Ma in realta' B variabile nel tempo (in direzione, amche se non in
intensita') c'e' indip. dalla presenza della spira.
In queste condizioni l'eq. di Maxwell
rot E = -dB/dt
dice che sara' presente *in ogni punto* un campo elettrico, ed e' la
sua circuitazione lungo la spira che ti da' la f.e.m.

Che il campo elettrico sia reale, lo potresti constatare mettendo in
quella regione delle cariche libere (es. elettroni): vedresti che
verrebbero messe in moto dal campo elettrico.
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L'altro ieri io ti avevo scritto la stessa cosa, riprendendo un
ragionamento che stavo facendo con il prof.Tommaso Russo, senza avere
nemmeno da lui, a tutt'oggi, risposta.
Questo:
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Ti ho chiesto se ti risulta il campo elettrico trsversale indotto da
un magnete in moto, e su questo non ti sei pronunciato.
La cosa è estremametne imnportante, perchè quella (qul campo
elettrico) è la f.e.m, che muove gli elettroni (se hanno lo spazio per
farlo).
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Ora, io vorrei che tu, rispondendo al prof. Fabri, gli facessi la
seguente domanda a proposito di quel campo elettrico che induce f.e.m,
nello spazio antistante il magnete in rotazione:


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Consideriamo un solo polo (il polo nord) in rotazione intorno ad un
punto (ove per intanto non collochiamo alcunchè, ne l'elettrone, nè la
barretta, nè la spira, essendo che il campo elettrico indotto, come
dice il professore, è indipednente dalla presenza di questi
eploratori), con linee di flusso uscenti dal polo magnetico immaginate
idealmente parallele ed equidistanti (campo uniforme).
Qual'è la direzione ed il verso (per esemplificare, quando il moto del
polo è verso l'alto), nello nello spazio interessato da tale campo,
del campo elettrico indotto?
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Ti prego.

Luciano Buggio



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