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erni: stato del mio problema

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erni

da leggere,
27 mag 2011, 16:46:3327/05/11
a
Riposto questa pagina del mio sito per ribadire che il suo contenuto
e' ancora vero e per aggiungere una cosa sui risultati ottenuti.

--
http://www.ragiona.org/rag_00001d.htm
--

--------
L'autore

Salve, il mio nome è Ernesto Menta e sono il responsabile di questo
sito.

Sono un ex scientologo, e dopo una lunga appartenenza durata 18 anni,
ho lasciato Scientology.
Già negli ultimi tre anni della mia appartenenza non frequentavo più
l'organizzazione, ma avevo ancora fiducia nei principi e nelle
tecniche di trattamento mentale di Scientology.
Poi, dopo aver conosciuto altri punti di vista ed altre esperienze
tramite Internet, dopo pochi mesi abbandono ufficialmente questo
movimento.

Nonostante Scientology contenga diversi lati positivi, è mia opinione
che la sua dottrina, nella sua attuale forma, sia complessivamente
negativa per la società.
I miei scopi sono:

1. Far conoscere il più possibile le testimonianze degli ex
scientologist che hanno avuto una esperienza negativa, tramite link a
pagine Internet che le contengono.
2. Far conoscere il più possibile i lati discutibili di Scientology.
3. Fare in modo che il maggior numero di persone scientologhe
riflettano su Scientology e sulla loro appartenenza.

Perchè sto facendo questo ?
Non per i soldi. Tutti i soldi che ho speso, sono stati di tasca
mia.
Lo faccio per il bene della società e mio, e per dirla alla
"scientologhese" lo faccio per "il maggior bene".
Non voglio un ipotetico mondo futuro dove siano in vigore le regole di
Scientology.

Non voglio che altre persone vivano quello che sto vivendo io.
Ritengo che la mia esperienza in Scientology sia la causa di un mio
disturbo mentale, nato mentre facevo parte del suo staff, mentre
facevo i suoi corsi e ricevevo i suoi procedimenti di miglioramento
mentale.

Nonostante qualcuno, vedendo questo sito possa ritenere che sia stato
fatto da una persona non stupida, considera che per me anche
modificare un SOLO LINK vuol dire provare uno sforzo mentale e un
tempo di lavoro spropositato. Solo per la semplice azione di
modificare UN LINK. Sono ancora capace di effettuare certi lavori di
tipo tecnico, ma bisogna distinguere dal poter fare una cosa e dal
tempo necessario per farla. Il tempo che io impiego è molto superiore
(circa 3-5 volte) a quello che impiegherebbe un'altra persona con le
stesse capacità e ciò mi impedisce di lavorare come tecnico presso una
ditta.

Questo mio disturbo, che si estende anche ad altre attività, è la
maggiore rovina della mia vita.

Ma c'è speranza: dopo alcuni mesi che sono uscito da Scientology ho
avuto un grosso miglioramento personale: ho risolto un altro aspetto
della mia personalità che mi dava molto fastidio. Sono sulla strada
del miglioramento.

E mentro cerco di migliorare, faccio in modo che altre persone ne
sappiano di più.

Ernesto Carmelo Menta
--------

Quello da aggiungere e' che dopo aver percorso (da solo) parte dei
procedimenti di Ken Ogger ed aver avuto dei miglioramenti di un certo
tipo, ho effettuato altri procedimenti che mi hanno dato altri
miglioramenti caratteriali e personali.

Quello che mi preme sottolineare e' che nonostante io sia contento di
tutti i miglioramenti che ho avuto, il mio problema principale, cioe'
"la lentezza nel fare certe azioni di tipo tecnico o comunque
importante" (dovuta all'insicurezza sull'aver fatto bene quell'azione)
- dicevo che questo problema non e' stato risolto. Sostanzialmente
questo problema e' rimasto lo stesso in questi ultimi anni.

I procedimenti di auto-analisi e simili richiedono tempo, e per
quest'anno sono sospesi per dedicarmi ad altre faccende. Li
riprendero' (spero) l'anno prossimo.

erni.

erni

da leggere,
27 mag 2011, 17:00:3527/05/11
a
On 27 Mag, 22:46, erni <ernesto.me...@libero.it> wrote:
> Quello che mi preme sottolineare e' che nonostante io sia contento di
> tutti i miglioramenti che ho avuto, il mio problema principale, cioe'
> "la lentezza nel fare certe azioni di tipo tecnico o comunque
> importante" (dovuta all'insicurezza sull'aver fatto bene quell'azione)
> - dicevo che questo problema non e' stato risolto. Sostanzialmente
> questo problema e' rimasto lo stesso in questi ultimi anni.

E' il problema a cui mi riferisco nel mio video di due anni fa
--Un "regalo" di Scientology"--

http://www.youtube.com/watch?v=qul0q_UzP-o

erni.

Alessia

da leggere,
28 mag 2011, 12:20:0828/05/11
a
On Fri, 27 May 2011 14:00:35 -0700 (PDT), erni
<ernest...@libero.it> wrote:

>On 27 Mag, 22:46, erni <ernesto.me...@libero.it> wrote:
>> Quello che mi preme sottolineare e' che nonostante io sia contento di
>> tutti i miglioramenti che ho avuto, il mio problema principale, cioe'
>> "la lentezza nel fare certe azioni di tipo tecnico o comunque
>> importante" (dovuta all'insicurezza sull'aver fatto bene quell'azione)
>> - dicevo che questo problema non e' stato risolto. Sostanzialmente
>> questo problema e' rimasto lo stesso in questi ultimi anni.

Sono certa che riuscirai a risolvere anche quello e comunque tieni
presente che, pur con i problemi che lamenti, sei riuscito a fare un
gran lavoro di informazione e aiuto alla riflessione.
BRAVO!

Poco importa se il tuo sito non ha i fronzoli che vanno di moda
ora... sarò della vecchia guardia ma preferisco pochi fronzoli e molta
sostanza.

Sole

da leggere,
30 mag 2011, 07:28:4930/05/11
a
On 27 Mag, 22:46, erni <ernesto.me...@libero.it> wrote:

> "la lentezza nel fare certe azioni di tipo tecnico o comunque
> importante" (dovuta all'insicurezza sull'aver fatto bene quell'azione)

forse questa "'insicurezza" non è l'unico (o il principale motivo)...
forse c'è qualche altra cosa, e conoscere il nemico è il primo passo
per sconfiggerlo...
Comunque complimenti di cuore per il tuo lavoro e la tua ricerca,
erni, e per la tua serietà.

erni

da leggere,
30 mag 2011, 15:53:2730/05/11
a
Grazie Sole ed Alessia per l'incoraggiamento :-)
Si', ritengo che prima o poi il mio problema non ci sara' piu'.

erni.

Sole

da leggere,
4 giu 2011, 17:48:4804/06/11
a

Caro erni

Come sai io non credo nelle cose alla radiospettrogoniometro e
carboniosediciemezzo, ma traggo auspici dai Segni che il Mondo-Mi-
Manda, tipo con tanto spazio libero perché una zanzara mi ha dovuto
pungere proprio lì. Ebbene, fra la solita scientoposta, mi è appena
arrivata questa, che sembra adattarsi in qualche modo al problema in
tema. Te la giro nella speranza che (come in certi rimedi omeopatici o
nei touchassist) un ripetuto contatto con ciò che ha causato una
lesione ne lenisca, o elimini, gli effetti negativi.

L’email è in tre pezzi e per correttezza li lascio tutti: due
citazioni di Ron, un successo e l’invito a raggiungere il Porto dei
Mercanti… e se posso permettermi un’osservazione personale, quello
manifestato nel “successo” mi sembra un modo straordinariamente rapido
di pensare, tanto da farmi sospettare una quasi totale assenza di
vero pensiero. Ma questa, come dicevano Conrad e Conad, è già un’altra
storia…

---------------
---------------

“Ti ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? - LRH

“Ciao a tutti,
vorrei che leggeste queste 2 citazioni di Ron:

“Riscontrerete che in tutte le azioni spontanee in cui avete fatto
esattamente quello che andava fatto, non siete rimasti a pensarci
sopra, avete semplicemente agito. Beh, che significa questo? Significa
che quando si introduce il tempo nel pensiero, si introduce MEST nel
pensiero e il MEST non farà altro che starsene lì, in apatia.
Introdurre il tempo nel pensiero equivale a introdurvi del MEST”. – L.
Ron Hubbard – Azione del Pensare, Macchine – 15 ottobre 1953

“Qual è stata la prima volta che hai deciso di pensare lentamente? Ti
ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? Qualcuno qui
certamente ricorderà di aver pensato lentamente e di aver detto che
era così. Beh, vi dirò l'esatto istante in cui è avvenuto: è stata la
prima volta in cui non avete voluto essere d'accordo con qualcuno, e
avete detto: 'Ci penserò su. Ho bisogno di un po' di tempo per
pensarci'. Il pensiero è completamente istantaneo; non richiede
affatto tempo. Perciò avete detto a qualcuno 'Beh, ci penserò su'. Non
hai avuto abbastanza coraggio in quel momento di dire: 'Non sono
d'accordo con te e non farò quello'. La cosa probabilmente sarebbe
stata rivolta ai tuoi genitori e voi avreste ricevuto un ceffone, ma
avreste avuto abbastanza coraggio di dirlo.” - L. Ron Hubbard – il
Facsimile Theta, Parte II, 29 ottobre 1951

------------
------------

Quando sono andata ad AOSHEU per fare il mio set-up del Solo (era solo
un programma di progresso ma, conoscendomi , qualcuno lo ho chiamato
così per crearmi del mistero), avevo a fatica, dico a fatica,
maneggiato 4 intensivi e, dopo 3 ore, avevo finito il mio programma.
A quel punto, nell’area dei reg, mi viene dato il fattore di realtà
che io avevo, con gli intensivi avanzati dal mio programma, fino a
metà OTII pagato. Quando il reg mi ha chiesto cosa volevo fare IO NON
HO ESITATO, NON C’E’ STATO NESSUN PENSIERO ed ho detto: “RIMANGO”.
In quel momento ho realizzato CHE UN THETAN NON DEVE PENSARE, TU sai
qual è la cosa giusta da fare. Ogni volta che dici “ci devo pensare”
TI STAI INVALIDANDO e dai solo un grande potere al bank.
Ed infatti, dopo che ho deciso di rimanere, sono arrivati tutti i
pensieri:
e se resto in mezzo ad OT III e non riesco a maneggiare i soldi? Come
faccio? E se poi non ce la faccio a chiudere?
BASTA, questo è solo bank! Chi comanda qui? IO
E così sono rimasta ad Aosheu fino a OTV.
Se avessi ascoltato tutte le vocine che mi dicevano che non potevo
farlo, sarei ancora lì, ad aspettare il momento giusto per partire.
Per cui quello che ti consiglio di fare è: Lasciati trasportare dal
tono 40 theta dei MITICI AMICI DI COPENAGHEN, NON ASCOLTARE TUTTE LE
VOCINE, NON CREARE RIDGE, SII CAUSATIVO e presto ti troverai ad essere
OT anche tu.

Con affetto,
Grazia”

---------------------
---------------------

Allora, non inserire tempo nel pensiero, non pensare lentamente!

Questo è un messaggio per te, a prescindere da qualsiasi livello di
caso tu abbia. Lo so che vuoi andare libero. Fai i piani per passare
le tue vacanze o fare i tuoi livelli OT ad AOSH EU.
A solo 2 ore di volo dall'Italia nella bellissima città di Copenaghen
troverai un posto Theta e familiare, in un atmosfera piena di ARC dove
potrai sperimentare un servizio rapido e veloce; ottenere risultati
tecnici, successi e vittorie ottenuti dall'applicazione della Standard
Tech.

Contattaci ORA, ...ti assisteremo per tutto il percorso!
Infinita ARC,

R. T.
Consulente di AOSH EU

---------------------

erni

da leggere,
5 giu 2011, 17:38:4905/06/11
a
On 4 Giu, 23:48, Sole <solesatiri...@yahoo.it> wrote:
> Caro erni
>
> Come sai io non credo nelle cose alla radiospettrogoniometro e
> carboniosediciemezzo,

Sedici e mezzo ??? :-)

> ma traggo auspici dai Segni che il Mondo-Mi-
> Manda, tipo con tanto spazio libero perché una zanzara mi ha dovuto
> pungere proprio lì.

Considerando il numero di volte che penso tu sia stato punto, prima o
poi puo' succedere.... :-)


> “Ti ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? - LRH
>
> “Ciao a tutti,
> vorrei che leggeste queste 2 citazioni di Ron:
>
> “Riscontrerete che in tutte le azioni spontanee in cui avete fatto
> esattamente quello che andava fatto, non siete rimasti a pensarci
> sopra, avete semplicemente agito. Beh, che significa questo? Significa
> che quando si introduce il tempo nel pensiero, si introduce MEST nel
> pensiero e il MEST non farà altro che starsene lì, in apatia.
> Introdurre il tempo nel pensiero equivale a introdurvi del MEST”. – L.
> Ron Hubbard – Azione del Pensare, Macchine – 15 ottobre 1953

Ma allora in tutte le azioni spontanee in cui non e' stato fatto cio'
che si sarebbe dovuto fare, ma e' stato fatta un'azione dannosa,
com'e' la situazione? (Esempio: un gatto attraversa la strada e l'auto
per evitarlo sbatte contro un muro).

> “Qual è stata la prima volta che hai deciso di pensare lentamente? Ti
> ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? Qualcuno qui
> certamente ricorderà di aver pensato lentamente e di aver detto che
> era così. Beh, vi dirò l'esatto istante in cui è avvenuto: è stata la
> prima volta in cui non avete voluto essere d'accordo con qualcuno, e
> avete detto: 'Ci penserò su. Ho bisogno di un po' di tempo per
> pensarci'. Il pensiero è completamente istantaneo; non richiede
> affatto tempo.

Ok, prova a calcolare le prime 20 cifre della radice quadrata di 2...
istantaneamente ! ;-)

> Quando sono andata ad AOSHEU per fare il mio set-up del Solo (era solo
> un programma di progresso ma, conoscendomi , qualcuno lo ho chiamato
> così per crearmi del mistero), avevo a fatica, dico a fatica,
> maneggiato 4 intensivi e, dopo 3 ore, avevo finito il mio programma.
> A quel punto, nell’area dei reg, mi viene dato il fattore di realtà
> che io avevo, con gli intensivi avanzati dal mio programma, fino a
> metà OTII pagato. Quando il reg mi ha chiesto cosa volevo fare IO NON
> HO ESITATO, NON C’E’ STATO NESSUN PENSIERO ed ho detto: “RIMANGO”.
> In quel momento ho realizzato CHE UN THETAN NON DEVE PENSARE,

:-(

Un thetan non deve pensare ?

Penso che qui la persona che su scrive per "pensare" intenda
"operazioni mentali inutili e/o dannose", perche' se no... :-( siamo
messi male ... :-(((

Un thetan puo' ragionare su qualcosa? Ha il diritto di farlo?

Ed il ragionare puo' comportare molte operazioni mentali, puo' essere
necessario dover osservare parecchi dati, ricordare certe cose,
dedurre nuove idee, le quali possono servire per cercare nuovi dati, e
cosi' via. Un ragionamento puo' essere semplice, ma anche molto
complesso.


> TU sai
> qual è la cosa giusta da fare.

Magari fosse sempre cosi'. In certi casi invece, proprio perche' la
situazione e' poco chiara, complessa, ecc. la persona NON sa cosa e'
giusto fare.

Esempio: "Quale strada conviene prendere per andare sulla montagna?"
Come fa a decidere istantaneamente se non ha le informazioni
necessarie? Potrebbe essere necessaria una cartina, sapere le
condizioni del tempo, le condizioni del traffico, ecc.

> Ogni volta che dici “ci devo pensare”
> TI STAI INVALIDANDO e dai solo un grande potere al bank.

Bisogna distinguere tra il voler fare qualcosa ed il poterlo fare.

Se una persona del pubblico che non ha fatto ancora nulla sul Ponte
[gergo] vuole fare fino ad OT VIII [gergo], non e' detto che poi lo
possa fare subito... anche perche' gli staff vogliono i soldi
necessari prima che lei lo possa completare, oppure vogliono che lei
compia delle azioni tali da poterlo meritare (per esempio, portare
tante persone in Scientology, fargli comprare dei servizi, ecc.) .

Una persona può anche decidere che lo fara' subito, ma poi deve
trovare *come* farlo. E questo può richiedere anche una attenta e
lunga pianificazione (non uso la parola "pensare" perche' puo'
suscitare idee negative in alcuni scientologist).

> Ed infatti, dopo che ho deciso di rimanere, sono arrivati tutti i
> pensieri:
> e se resto in mezzo ad OT III e non riesco a maneggiare i soldi? Come
> faccio? E se poi non ce la faccio a chiudere?
> BASTA, questo è solo bank! Chi comanda qui? IO
> E così sono rimasta ad Aosheu fino a OTV.

Spero almeno che la persona non abbia combinato dei guai finanziari o
di altro tipo...


> Se avessi ascoltato tutte le vocine che mi dicevano che non potevo
> farlo, sarei ancora lì, ad aspettare il momento giusto per partire.
> Per cui quello che ti consiglio di fare è: Lasciati trasportare dal
> tono 40 theta dei MITICI AMICI DI COPENAGHEN, NON ASCOLTARE TUTTE LE
> VOCINE, NON CREARE RIDGE, SII CAUSATIVO e presto ti troverai ad essere
> OT anche tu.

La stessa cosa si puo' dire per gli staff della IAS, Org Ideali,
SuperPower, ecc:
<< Non pensare, decidi di donare tutto quello che e' richiesto, non
ascoltare quelle "vocine" che ti dicono "Ma non dovevi fare il Ponte?,
Pagare il mutuo?, Pagare le rate per la precedente donazione?"

OVVIAMENTE STO SCHERZANDO.

NON AGIRE D'IMPULSO, RIFLETTI ADEGUATAMENTE PRIMA DI FARE PASSI DI
QUESTO TIPO.

> Questo è un messaggio per te, a prescindere da qualsiasi livello di
> caso tu abbia. Lo so che vuoi andare libero. Fai i piani per passare
> le tue vacanze o fare i tuoi livelli OT ad AOSH EU.

Sbaglio od e' stato ad AOSH EU dove ho trascorso un brutto mese
macinato da un Sec Check ??

> A solo 2 ore di volo dall'Italia nella bellissima città di Copenaghen

A Copenaghen posso ritornarci per visitarla... almeno per vedere il
parco Tivoli (se era proprio un parco, non lo so).

> troverai un posto Theta e familiare, in un atmosfera piena di ARC dove
> potrai sperimentare un servizio rapido e veloce; ottenere risultati
> tecnici, successi e vittorie ottenuti dall'applicazione della Standard
> Tech.

Mi e' gia' bastato quello che ho fatto.

---
erni.

Alessia Guidi

da leggere,
6 giu 2011, 13:00:1306/06/11
a
On Sun, 5 Jun 2011 14:38:49 -0700 (PDT), erni
<ernest...@libero.it> wrote:


>
>> “Ti ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? - LRH
>>
>> “Ciao a tutti,
>> vorrei che leggeste queste 2 citazioni di Ron:
>>
>> “Riscontrerete che in tutte le azioni spontanee in cui avete fatto
>> esattamente quello che andava fatto, non siete rimasti a pensarci
>> sopra, avete semplicemente agito. Beh, che significa questo? Significa
>> che quando si introduce il tempo nel pensiero, si introduce MEST nel
>> pensiero e il MEST non farà altro che starsene lì, in apatia.
>> Introdurre il tempo nel pensiero equivale a introdurvi del MEST”. – L.
>> Ron Hubbard – Azione del Pensare, Macchine – 15 ottobre 1953
>
>Ma allora in tutte le azioni spontanee in cui non e' stato fatto cio'
>che si sarebbe dovuto fare, ma e' stato fatta un'azione dannosa,
>com'e' la situazione? (Esempio: un gatto attraversa la strada e l'auto
>per evitarlo sbatte contro un muro).

Diciamo: un gatto attraversa la strada e per evitarlo si ammazzano tre
bambini che giocano sul marciapiede? La risposta hubbardiana direi che
e' semplice: se sei clear FAI SEMPRE LA COSA GIUSTA. Riesci a schivare
automaticamente gatto e bambini e a non stamparti sul muro.

>
>> Il pensiero è completamente istantaneo; non richiede affatto tempo.

[...]


>>Quando il reg mi ha chiesto cosa volevo fare IO NON HO ESITATO,
>>NON C’E’ STATO NESSUN PENSIERO ed ho detto: “RIMANGO”.
>> In quel momento ho realizzato CHE UN THETAN NON DEVE PENSARE,

Mi pare che questo OT abbia una malcomprensione di fondo (nonostante
sia OT):

Ron non dice che "non si deve pensare", ma che "il pensiero e'
istantaneo". Il thetan deve pensare come chiunque altro, se non
pensasse non sarebbe RAZIONALE, giusto? E un clear, per essere tale,
deve essere la quintessenza della razionalità. La differenza con i
comuni mortali e' che loro "pensano lentamente", mentre il clear/OT
pensa istantaneamente.

Ma nel momento in cui, per non apparire scortese o maleducata, una
persona dice "ci devo pensare" (invece che dire "il mio pensiero
istantaneo e' quello di mandarti a quel paese"), diventa prigioniera
del MEST.
Una bel ragionamento circolare, uno dei tanti che infarciscono Scn.

Un ringraziamento a Sole per aver postato questo interessante
documento e un consiglio a Erni: non angustiarti troppo se in certi
ambiti applicativi sei convinto di pensare piu' lentamente degli
altri. C'è chi non pensa affatto e in ogni circostanza si limita a
inserire il pilota automatico dell'obbedienza, del conformismo, della
fede cieca.


Sole

da leggere,
6 giu 2011, 17:04:1406/06/11
a
On 6 Giu, 19:00, Alessia Guidi <alessia.gu...@libero.it> wrote:
> On Sun, 5 Jun 2011 14:38:49 -0700 (PDT), erni

>> In quel momento ho realizzato CHE UN THETAN NON DEVE PENSARE,

>Mi pare che questo OT abbia una malcomprensione di fondo (nonostante
>sia OT):

Eh si... ma proprio di fondo fondellissimo... in Scn la parola (e
lettera) "theta" viene usata come simbolo del PENSIERO (Diz.Tecn- 6^
definiz. di "pensiero") e ad essa viene aggiunta una "n" per creare un
nuovo sostantivo secondo il moderno stile usato per creare neologismi
in ingegneria (5^ definiz. di thetan operante).

Ora, un pensante in genere pensa.
Può un "pensante" non pensare?
E se riesce a non pensare, può ancora essere chiamato un "pensante"?
E se più pensi e più ti allontani dall'essere pensante, allora è
corretto pensare moltissimo per riuscire a non pensare?

Solo un Guzzanti che fa Giacobbo potrebbe rispondere adeguatamente a
queste domande.

Alessia Guidi

da leggere,
7 giu 2011, 06:34:4107/06/11
a
On Mon, 6 Jun 2011 14:04:14 -0700 (PDT), Sole <solesa...@yahoo.it>
wrote:


>
>Ora, un pensante in genere pensa.

>Puň un "pensante" non pensare?
>E se riesce a non pensare, puň ancora essere chiamato un "pensante"?
>E se piů pensi e piů ti allontani dall'essere pensante, allora č


>corretto pensare moltissimo per riuscire a non pensare?
>
>Solo un Guzzanti che fa Giacobbo potrebbe rispondere adeguatamente a
>queste domande.

Bella questa :-)


Che dire poi di "pensa con la tua testa", lo slogan di Dianetics?


erni

da leggere,
8 giu 2011, 19:01:4208/06/11
a
On 4 Giu, 23:48, Sole <solesatiri...@yahoo.it> wrote:
>
> “Ti ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? - LRH
>
> “Ciao a tutti,
> vorrei che leggeste queste 2 citazioni di Ron:
>
> “Riscontrerete che in tutte le azioni spontanee in cui avete fatto
> esattamente quello che andava fatto, non siete rimasti a pensarci
> sopra, avete semplicemente agito. Beh, che significa questo? Significa
> che quando si introduce il tempo nel pensiero, si introduce MEST nel
> pensiero e il MEST non farà altro che starsene lì, in apatia.
> Introdurre il tempo nel pensiero equivale a introdurvi del MEST”. – L.
> Ron Hubbard – Azione del Pensare, Macchine – 15 ottobre 1953
>
> “Qual è stata la prima volta che hai deciso di pensare lentamente? Ti
> ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? Qualcuno qui
> certamente ricorderà di aver pensato lentamente e di aver detto che
> era così. Beh, vi dirò l'esatto istante in cui è avvenuto: è stata la
> prima volta in cui non avete voluto essere d'accordo con qualcuno, e
> avete detto: 'Ci penserò su. Ho bisogno di un po' di tempo per
> pensarci'. Il pensiero è completamente istantaneo; non richiede
> affatto tempo. Perciò avete detto a qualcuno 'Beh, ci penserò su'. Non
> hai avuto abbastanza coraggio in quel momento di dire: 'Non sono
> d'accordo con te e non farò quello'. La cosa probabilmente sarebbe
> stata rivolta ai tuoi genitori e voi avreste ricevuto un ceffone, ma
> avreste avuto abbastanza coraggio di dirlo.” - L. Ron Hubbard – il
> Facsimile Theta, Parte II, 29 ottobre 1951

La signora del successo dicendo che un Thetan non deve pensare, pare
che in pratica stia cercando di seguire quanto su scritto. Ron dice
che:

1)


> “Riscontrerete che in tutte le azioni spontanee in cui avete fatto
> esattamente quello che andava fatto, non siete rimasti a pensarci
> sopra, avete semplicemente agito.

Una persona potrebbe dedurre che "il mettersi a pensare su qualcosa
non sia tanto positivo. Se no, per quale altro motivo LRH direbbe
questa frase? "

2)


> “Qual è stata la prima volta che hai deciso di pensare lentamente? Ti
> ricordi di quando hai deciso di pensare lentamente? Qualcuno qui
> certamente ricorderà di aver pensato lentamente e di aver detto che
> era così. Beh, vi dirò l'esatto istante in cui è avvenuto: è stata la
> prima volta in cui non avete voluto essere d'accordo con qualcuno, e
> avete detto: 'Ci penserò su. Ho bisogno di un po' di tempo per
> pensarci'. Il pensiero è completamente istantaneo; non richiede
> affatto tempo. Perciò avete detto a qualcuno 'Beh, ci penserò su'. Non
> hai avuto abbastanza coraggio in quel momento di dire: 'Non sono
> d'accordo con te e non farò quello'. La cosa probabilmente sarebbe
> stata rivolta ai tuoi genitori e voi avreste ricevuto un ceffone, ma
> avreste avuto abbastanza coraggio di dirlo.” - L. Ron Hubbard – il
> Facsimile Theta, Parte II, 29 ottobre 1951


La frase "Il pensiero e' completamente istantaneo" potrebbe far
pensare che se "si pensa a qualcosa in modo non istantaneo" allora si
ci sta comportando in modo aberrato.
LRH in questo testo distingue due modi di pensare: il pensiero lento
ed il pensiero istantaneo. Quindi la persona che legge potrebbe
tendere ad evitare di riflettere su qualcosa oltre un certo tempo
perche' "non sta fornendo istantaneamente la risposta", allora vuol
dire che e' "lenta", e quindi la persona puo' evitare di ... pensarci
su.
Con tutti i disastri che un modo di operare del genere puo'
comportare.

Ecco un esempio possibile:

Reg: "Procurati 50.000 Euro per il tuo ponte".
Persona del pubblico: "Hei aspetta, non so se posso farlo, ho altri
impegni.... devo verificare...."
Reg: "Stai mettendo del tempo. Sai che il pensiero e' istantaneo, no?
Decidi ORA."
Persona del pubblico: "O...K "

Ovviamente non so il caso del successo che segue corrisponde al mio
esempio, ma e' interessante la somiglianza.

> Quando il reg mi ha chiesto cosa volevo fare IO NON
> HO ESITATO, NON C’E’ STATO NESSUN PENSIERO ed ho detto: “RIMANGO”.
> In quel momento ho realizzato CHE UN THETAN NON DEVE PENSARE, TU sai
> qual è la cosa giusta da fare.

In questo ultimo pezzo c'era un'altra frase che mi era sfuggita: "TU
sai qual' e' la cosa giusta da fare".
Questo frase, legata alla precedente, puo' voler dire che il thetan
"sa gia' le cose giuste da fare senza pensare". Se questo e' il caso,
questo e' un altro motivo per non "pensarci su", per non riflettere.
Sospetto che questo concetto (o uno similare) e' stato espresso da Ron
da qualche altra parte.


> Ogni volta che dici “ci devo pensare”
> TI STAI INVALIDANDO e dai solo un grande potere al bank.

Anche questo concetto potrebbe essere stato dedotto dopo aver letto i
suddetti pezzi di Ron.

> Ed infatti, dopo che ho deciso di rimanere, sono arrivati tutti i
> pensieri:
> e se resto in mezzo ad OT III e non riesco a maneggiare i soldi? Come
> faccio? E se poi non ce la faccio a chiudere?
> BASTA, questo è solo bank!

Viene ribadito il concetto.

erni.

Kumbaz

da leggere,
12 giu 2011, 05:28:1812/06/11
a
On 9 Giu, 01:01, erni <ernesto.me...@libero.it> wrote:
>
> > Ed infatti, dopo che ho deciso di rimanere, sono arrivati tutti i
> > pensieri:
> > e se resto in mezzo ad OT III e non riesco a maneggiare i soldi? Come
> > faccio? E se poi non ce la faccio a chiudere?
> > BASTA, questo è solo bank!
>
> Viene ribadito il concetto.
>
> erni.-

Il riflettere sulla giustezza delle proprie azioni è un OSTACOLO a chi
ti vuole raggirare in maniera profonda, la migliore contromossa è
quella di demonizzare l'incertezza ("pensare" è basso sulla scala del
tono, la condizione di "dubbio" è quella più pericolosa, etc.)
facendoti credere al contempo che tu IN REALTA' sei "superiore" a
tutti questi "bassi" stimoli ("E' solo bank") per portarti INFINE a
dimostrarlo nel concreto ("caccia fuori i soldi e vaff...il bank!").

E' GENIALE SE CI PENSI!!

Uno alla fine si sente un figo della madonna nell'essere un
idiota.....e cosa c'è di meglio per intortarti una, due, tre........
cento, mille volte?!?!

erni

da leggere,
12 giu 2011, 06:34:4812/06/11
a
On 12 Giu, 11:28, Kumbaz <veni...@yahoo.it> wrote:
> Il riflettere sulla giustezza delle proprie azioni è un OSTACOLO a chi
> ti vuole raggirare in maniera profonda, la migliore contromossa è
> quella di demonizzare l'incertezza ("pensare" è basso sulla scala del
> tono, la condizione di "dubbio" è quella più pericolosa, etc.)
> facendoti credere al contempo che tu IN REALTA' sei "superiore" a
> tutti questi "bassi" stimoli ("E' solo bank") per portarti INFINE a
> dimostrarlo nel concreto ("caccia fuori i soldi e vaff...il bank!").
>
> E' GENIALE SE CI PENSI!!

Def. 1 di "pensare" dal Dizionario Tecnico [*]:
"il processo in cui una persona si impegna, per mezzo del quale spera
che un qualche giorno arrivera' a conoscere."

Un lettore puo' dedurre che "la persona pensa perche' spera che UN
QUALCHE GIORNO conoscera' qualcosa"
e quindi farsi un'idea errata e degradata di cosa sia l'attivita' del
pensare, che e' fra le attivita' piu' di valore dell'essere umano.

Comunque, interessante la tua ricostruzione.

erni.

[*] DIZIONARIO TECNICO di DIANETICS e SCIENTOLOGY, di L. Ron Hubbard,
edito da NEW ERA Publications International ApS, copyright 1975 L. Ron
Hubbard, Traduzione: copyright 1984 L. Ron Hubbard; oltre 808 pagine.

Kumbaz

da leggere,
12 giu 2011, 06:44:3012/06/11
a
On 12 Giu, 11:28, Kumbaz <veni...@yahoo.it> wrote:

> Uno alla fine si sente un figo della madonna nell'essere un
> idiota.....e cosa c'è di meglio per intortarti una, due, tre........
> cento, mille volte?!?!

Ulteriore dimostrazione pratica del concetto sopra espresso? Leggete i
commenti degli scientologist "ufficiali" (quelli che trovate sul sito
http://eticaeverita.wordpress.com) i quali rinfacciano ai propri ex
"confratelli" ora Indipendenti (tutti considerati oggi squallidi
apostati e/o SP) di essere dei traditori per non aver voluto più
accettare e subire ulteriori soprusi e vessazioni da parte della
"chiesa" madre!!!!

Se qualcuno ha dei dubbi su come tale setta può ridurre la capacità
analitica e critica di una persona non ha che da valutare i molteplici
esempi concreti forniti dai suoi aderenti, siano essi "istituzionali",
scissionisti, e purtroppo aimè, anche in qualche più raro caso, ex
adepti!

Leonardo Serni

da leggere,
12 giu 2011, 07:04:2512/06/11
a
On Wed, 8 Jun 2011 16:01:42 -0700 (PDT), erni <ernest...@libero.it>
wrote:

>1)


>> “Riscontrerete che in tutte le azioni spontanee in cui avete fatto
>> esattamente quello che andava fatto, non siete rimasti a pensarci
>> sopra, avete semplicemente agito.

>Una persona potrebbe dedurre che "il mettersi a pensare su qualcosa
>non sia tanto positivo. Se no, per quale altro motivo LRH direbbe
>questa frase? "

Quella frase, se uno chiarisce le parole, e' una gran cazzata.

In tutte le azioni spontanee che hai mai fatto in vita tua, tu non sei
MAI rimasto a pensarci sopra.

Perche'?

Perche' se lo avessi fatto NON SAREBBERO STATE SPONTANEE!

Se ci pensi, anche in tutte le notti che hai dormito, non sei mica mai
rimasto sveglio. Questo dimostra che se vuoi dormire bene bisogna, per
prima cosa, che tu impari a non rimanere sveglio.

Neh? Sicuramente e' vero, ma e' una "perla di saggezza"? No, questa si
chiama "minchiata".

Poi fra tutte le azioni spontanee seleziona quelle "buone". Come se io
dicessi: "Tutte le volte che hai dormito senza fare sognacci avevi gli
occhi chiusi".

E questo, di nuovo, e' vero, e' "certo e verissimo".

Ma la CONCLUSIONE e' sballata, perche' da' il merito dell'esito buono,
che è lì per *selezione*, all'azione, che è invece COMUNE ai casi dove
l'esito è stato cattivo.

Perché anche quando hai dormito e avuto gli incubi avevi gli occhi ben
chiusi.

E si potrebbe costruire allora quest'altra domanda, partendo da LRH

>> “Riscontrerete che in tutte le azioni spontanee in cui avete fatto
>> esattamente quello che andava fatto, non siete rimasti a pensarci
>> sopra, avete semplicemente agito.

"E' mai successo che in una azione spontanea, fatta senza starci tanto
a pensare sopra, tu fatto una gran cazzata invece di quello che doveva
essere fatto?"

"Ti e' mai successo, di dirti, 'Puttana eva, se solo ci avessi pensato
un po' sopra, prima!' ? Oppure 'Ah, se solo l'avessi saputo!'?"

E salvo che uno abbia il cervello fritto risponderà "Sì, qualche volta
mi è capitato...".

>> era così. Beh, vi dirò l'esatto istante in cui è avvenuto: è stata la
>> prima volta in cui non avete voluto essere d'accordo con qualcuno, e
>> avete detto: 'Ci penserò su. Ho bisogno di un po' di tempo per
>> pensarci'.

Questo è un discorso del menga. Una quantità di cose richiedono tempo,
e non tutto cio' che succede e' "intuitivo". Ed ecco due facili test.

PRIMO TEST: nella scuola di Pierino ci sono venti classi con trentasei
alunni per classe. Vi viene proposto di scommettere cento euro su ogni
classe, che in quella classe ci sono *almeno* due bambini che compiono
gli anni lo stesso giorno:
* se ci sono, ci rimettete cento euro
* se non ci sono - se i trentasei bambini sono nati ciascuno
in un giorno diverso dell'anno - vincete duecento euro, in
aggiunta ai cento della puntata che vi vengono restituiti.

Scommettete, sì o no? E pensate di poter finanziare le scommesse sulle
ultime classi con le vincite delle scommesse sulle prime?

===

Se uno ci pensa poco, penserà che distribuendo 36 compleanni sui 365 o
366 giorni dell'anno le probabilita' che due si scontrino siano basse,
o comunque inferiori all'UNO SU TRE, che sono le quotazioni date dalla
scommessa.

Ma se uno ci pensa e fa i calcoli, vede che le probabilita' sono quasi
incredibili - QUATTRO CONTRO CINQUE che perderete la scommessa. E dopo
venti classi, mediamente ci avrete rimesso 1700 euro.

===

SECONDO TEST: ci sono tre cupolette con una sola pallina sotto. Dovete
scegliere una cupoletta (e lo fate!). La probabilita' di indovinare la
cupoletta con la pallina è di uno su tre.

Ma a questo punto il direttore del gioco alza una delle altre cupole -
lui sa dove sia la pallina - e vi fa vedere che e' vuota. E vi propone
di cambiare la vostra scelta di cupoletta: mantenere quella che avete,
oppure scegliere la cupoletta rimanente.

Cambiate o non cambiate?

===

Anche qui, se uno ci pensa poco conclude che sotto la propria cupola o
la pallina c'era fin dall'inizio (probabilita' 1/3), oppure non c'era,
e qualsiasi cosa faccia il direttore di gioco non cambia questo fatto.

Pensandoci un attimo, capite che *anche* la probabilità che la pallina
si trovasse nelle mani del direttore non è cambiata. E' sempre 2/3. Ma
ora il direttore ha in mano una sola cupoletta. Perciò, la probabilità
che la pallina sia lì sotto è DOPPIA rispetto a quella che si trovi in
mano vostra. Cambiando, raddoppiate la vostra probabilità di vittoria.

(Entrambi questi giochetti possono essere manipolati, sulla base della
psicologia del giocatore, per farlo rovinare con le sue mani).

Più che altro uno dovrebbe decidersi: "pensa con la tua testa", oppure
"pensa con i tuoi riflessi spinali"?

Leonardo

--
Surstangas via akcipitr', la ceval' fojnumas nur:
Jen vigla damo en brakum', kaj vi pensas pri forkur'?
Do li turnis sin, kaj turnis sin, kaj ekdormis sen singard';
Kaj lin apudis je l' vekigx, soldatoj kaj Barnard'.

Kumbaz

da leggere,
12 giu 2011, 07:07:2012/06/11
a
On 12 Giu, 12:34, erni <ernesto.me...@libero.it> wrote:
>
> Def. 1 di "pensare" dal Dizionario Tecnico [*]:
> "il processo in cui una persona si impegna, per mezzo del quale spera
> che un qualche giorno arrivera' a conoscere."
>
> Un lettore puo' dedurre che  "la persona pensa perche' spera che UN
> QUALCHE GIORNO conoscera' qualcosa"
> e quindi farsi un'idea errata e degradata di cosa sia l'attivita' del
> pensare, che e' fra le attivita' piu' di valore dell'essere umano.
>

Assurdo.....vedi com'è facile stravolgere la realtà ESCLUSIVAMENTE per
un proprio tornaconto?

L'altro giorno ho letto un brano postato sul sito eticaeverità dove
Ron "giustificava" l'irrealtà dei dati OT: in sintesi affermava che
l'irrealtà fa parte di uno dei tanti trucchetti difensivi messi in
atto dal "caso" per non farsi maneggiare!!

Chiaramente, concludeva Ron, solo PIU' AVANTI chi aveva avuto la
costanza e la virtù di andare oltre il "trucchetto" si sarebbe reso
conto che quella stoica resistenza l'avrebbe ripagato con innumerevoli
vittorie e soddisfazioni!!!!

E' sempre il solito sistema della carota che ti danza davanti al muso,
il miraggio di riuscire a mangiarla PRIMA O POI fa sì che i meno
"razionali" sopportino di tutto pur di arrivare un giorno a quella
fatidica illuminazione....nel frattempo però non si accorgono che
vengono derubati di tutto!!!

Alessia

da leggere,
13 giu 2011, 02:42:3613/06/11
a
On Sun, 12 Jun 2011 03:44:30 -0700 (PDT), Kumbaz <ven...@yahoo.it>
wrote:


>
>Se qualcuno ha dei dubbi su come tale setta può ridurre la capacità
>analitica e critica di una persona non ha che da valutare i molteplici
>esempi concreti forniti dai suoi aderenti, siano essi "istituzionali",
>scissionisti, e purtroppo aimè, anche in qualche più raro caso, ex
>adepti!

A me pare che la capacita' analitica e critica di certe persone fosse
gia' estremamente bassa prima dell'adesione, la quale ha solo
legittimato una certa visione pre-esistente del mondo. Ti avvicini e/o
resti in quel gruppo perche' sei gia' fatto in un certo modo. Infatti
la stragrande maggioranza della gente non resta a lungo perche'
capisce che quel gruppo non risponde alle proprie aspettative.

Se leggi un po' della miriade di newsgroup, forum e blog dedicati alla
religione, alle terapie alternative o alle teorie del complotto ti
accorgerai che non e' "tale setta" a ridurti le capacita' critiche e
analitiche, ma che quelle capacita' sono carenti in primo luogo.
Levy-Bruhl la chiamava mentalita' prelogica e inizialmente la
attribui' ai popoli "primitivi". Poi si arrese all'evidenza che quel
tipo di mentalita' era presente anche tra i "civilizzati".
Sosteneva che non era irrazionalita', ma si basava sulla "legge di
partecipazione" e non su quelle di contraddizione e identita' tipici
delle mentalita' occidentali.


Leonardo Serni

da leggere,
13 giu 2011, 07:00:2313/06/11
a
On Mon, 13 Jun 2011 08:42:36 +0200, Alessia <alessi...@libero.it>
wrote:

Sono d'accordo su tutto meno che sull'ultima parola, "tipici". In realtà
credo che il pensiero 'magico' e quello 'analitico' siano distribuiti in
maniera piuttosto equa in tutti i crani.

In alcune culture non ci sono i mezzi per far primeggiare l'analitico in
quanto questo ha dei costi di avvio più elevati. Il pensiero magico, con
le sue euristiche, presenta allora effettivamente dei vantaggi sia per i
singoli individui che per la societa', e si mantiene.

(Oppure presenta vantaggi per dei singoli individui - tipo i sacerdoti -
che hanno sufficiente potere per mantenere lo status quo. Ottenendo così
una società tipo quella dell'antico egitto: sacerdoti logici e popolo al
livello prelogico).

In alcuni *individui* (non culture, non oriente/occidente, ma individui)
poi o il pensiero analitico ha dei costi emotivi per mantenimento che l'
individuo trova eccessivi, oppure il pensiero magico ha dei vantaggi (di
nuovo di tipo emotivo).

Questo si trova anche dal fatto che il meccanismo magico o logico non e'
legato all'individuo, ma alla classe di processi mentali: càpita d'avere
il tizio laureato, colto, what-have-you, che crede nei ritardi al lotto.

(O, nei casi più gravi, al signoraggio rettiliano delle scie chimiche).

Alessia

da leggere,
13 giu 2011, 08:53:0613/06/11
a
On Mon, 13 Jun 2011 13:00:23 +0200, Leonardo Serni <ser...@tin.it>
wrote:

Condivido quello che hai detto, era LB che originariamente riteneva
"tipica" della mentalita' occidentale la logica classica (a propos,
prima ho dimenticano un "non". E' il principio di "non
contraddizione"). Poi s'e' arreso all'evidenza e ha cercato di
aggiustarla con "la legge di partecipazione e' piu' diffusa tra le
culture "primitive", ecc."
Tieni presente che LB teorizzava ai primi del '900, e che fu
contestato anche da Durkheim.
Il focus però lo terrei sul concetto di "legge di partecipazione" vs
"logica classica" (che LB identificava con quella greca). Entrambe ci
appartengono, facciamocene una ragione. In alcune persone magari una
e' più preponderante dell'altra, una e' piu' emotivamente utile
dell'altra, ecc. Io tendo a pensare che la "tale setta" fa solo che
legittimare quello che gia' ti appartiene e che tu ritieni piu'
confacente al tuo "essere globale".

>

Leonardo Serni

da leggere,
13 giu 2011, 09:15:5313/06/11
a
On Mon, 13 Jun 2011 14:53:06 +0200, Alessia <alessi...@libero.it>
wrote:

>Il focus però lo terrei sul concetto di "legge di partecipazione" vs
>"logica classica" (che LB identificava con quella greca). Entrambe ci
>appartengono, facciamocene una ragione. In alcune persone magari una
>e' più preponderante dell'altra, una e' piu' emotivamente utile
>dell'altra, ecc. Io tendo a pensare che la "tale setta" fa solo che
>legittimare quello che gia' ti appartiene e che tu ritieni piu'
>confacente al tuo "essere globale".

+1 :-)

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