Il 21 settembre scorso presso la Commissione Giustizia del Senato si
sono tenute alcune audizioni in merito alla proposta di legge DDL 569,
Art. 613-bis. - (Manipolazione mentale)
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=00302132&part=doc_dc-articolato_ddl&parse=no
Qui
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=616006
potete trovare il resoconto dell'audizione su "Indagine conoscitiva
sul fenomeno della manipolazione mentale dei soggetti deboli, con
particolare riferimento al fenomeno delle cosiddette "sette":
audizione di esperti in materia."
Sono stati sentiti la dottoressa Lorita Tinelli, presidente, e il
dottor Felice Scaringella, socio, del Centro studi abusi psicologici
(CeSAP); il professor Silvio Calzolari, storico delle religioni,
docente della facoltà teologica dell'Italia centrale; la dottoressa
Raffaella di Marzio, psicologa, membro del direttivo della Società
italiana di psicologia della religione (SIPR); il professor Massimo
Introvigne, direttore del Centro studi sulle nuove religioni (CESNUR).
Qui invece potete scaricare la documentazione depositata nella seduta
n. 252 del 21 Settembre 2011
http://www.senato.it/commissioni/4564/323931/323932/listadocumentazione.htm
Manca la relazione della Di Marzio, che però potete scaricare qui:
http://www.dimarzio.it/srs/modules/mydownloads/visit.php?lid=220
Quella del Prof. Calzolari, se e' stata presentata, non e' reperibile
da nessuna parte.
Mi sono scaricata tutto e ho letto tutto.
Vorrei fare un primo rilievo che con la legge in discussione non
c'entra nulla, ma che riguarda me personalmente. Siccome è personale
lo mando in coda, [*] ma non per questo lo ritengo MENO rilevante.
Anzi.
Tra i numerosi documenti messi agli atti del Senato dal CeSAP c'e'
anche una relazione tecnica su Arkeon redatta da uno psicologo
psicoterapeuta, che il CeSAP elenca tra i suoi esperti.
E' senz'altro un documento interessante, ma non e' datato (!!) e non
si capisce se e' una perizia di parte (Lorita Tinelli presidente del
CeSAP e' infatti parte in causa nel processo che si sta celebrando a
Bari contro alcuni dirigenti di Arkeon), se e' una perizia neutrale
ordinata dal tribunale, a che titolo e' stata (se e' stata) presentata
agli atti del Procedimento Penale N. 6445/06 del Tribunale di Bari. Da
questo documento apprendiamo di che cosa e' morto il Sig. B., spesso
citato. [*] E molto altro, es. che cosa ha dichiarato chi negli
interrogatori della fase istruttoria.
Il documento, come dicevo, e' molto interessante per chiunque abbia
seguito la vicenda Arkeon. Ma mi chiedo: che cosa c'entra con una
legge per l'introduzione nel nostro ordinamento del REATO di
"manipolazione mentale"?
L'estensore ha costruito la sua relazione tecnica praticamente solo
sulle testimonianze di ex membri di Arkeon, molti dei quali (e lo si
evince dai nomi) parti lese nel processo in corso, e quindi con un
"interesse particolare" (piu' che comprensibile) da difendere.
Si e' basato infatti prevalentemente sui verbali di interrogatorio e
sui resoconti di ex arkeoniani reperiti sui forum CeSAP. Molti dei
quali, e lo dico perche' mi sono letta i faldoni dell'istruttoria,
parti lese nel processo. Una in particolare, che, per propria
ammissione davanti all'autorita', su quei forum utilizzava piu'
nickname.
L'estensore della relazione non ha sentito nessun arkeoniano contento
del suo percorso, che magari poteva dargli una lettura diversa dei
"lavori". Si e' basato invece quasi esclusivamente sui racconti degli
scontenti e, per giunta, parti in causa nel processo.
Ora, io credo che nessuno neghi l'esistenza della "manipolazione
mentale". Si sta solo discutendo se renderla reato: come, quando,
quali paletti fissare, da chi e perche'.
Lo psicologo esperto del CeSAP sostiene che in Arkeon si faceva
"manipolazione mentale". Forse pero' dovrebbe spiegarci dove NON la si
fa, e perche'. Non la fa la scuola? Non la fa la parrocchia? Non la fa
il prete alla domenica? Non la fa la famiglia? Il marito/moglie? I
genitori? I figli? La comunita'? Il partito? Non la fa la pubblicita'?
Non la fa il capo del governo con tutte le sue TV, i suoi giornali, le
sue case editrici?
L'estensore della relazione tecnica su Arkeon si concentra su un
particolare concetto propugnato dal gruppo: quello del "pedofilo". E'
da li', sostiene, che nasce tutta la manipolazione mentale dannosa per
gli "adepti". Quello del pedofilo e' un concetto che puo' andare a
incidere pesantemente sul senso del se', sull'identita'. Ok, ci puo'
anche stare. Pero' mi chiedo: quale impatto puo' avere sull'identita'
e il senso del se' il concetto di "plagio" e "plagiato" che viene
"venduto" a chi si rivolge a certe associazioni "antisette"?
Per non parlare di altri concetti a noi molto familiari, tipo
"demonio", "satana", "dio onnipotente", annessi e connessi.
Tutta la cospicua ( e se mi e' concesso, molto disordinata)
documentazione presentata in Senato dal CeSAP e' tesa a dimostrare che
esiste una cosa chiamata "manipolazione mentale" e che tale
"manipolazione mentale" sarebbe utilizzata, senza possibilita' di
scampo, solo dalle "sette" (??), e percio' sarebbe molto pericolosa e
bisognosa di una legge ad hoc.
Interessante che il Dott. Scaringella, socio CeSAP e neolaureato in
psicologia
http://tinyurl.com/6aj8gln sentito dalla Commissione,
sottolinei " le evidenti difficoltà incontrate nel tentativo di
pervenire alla individuazione di indicatori tali da distinguere la
persuasione legittima da una socialmente pericolosa."
Se anche un neolaureato alla triennale in psicologia, e per giunta
socio CeSAP, e' consapevole di questa difficolta'... non sara' che
questa legge e' proprio meglio non farla? Per il bene di tutti?
Associazioni "antisette" e loro convinzioni "plagiarie" comprese?
A fronte di una cospicua - e mi si consenta, disordinata -
documentazione pro legge "antiplagio" prodotta dal CeSAP (ci sono
anche le "slide" che presumo vengano proiettate alle "conferenze
antisette/"antiplagio" organizzate in certi ambiti, tipo questa
http://tinyurl.com/5r7grvm o questa
http://tinyurl.com/67sd269 ) , troviamo le relazioni di Introvigne
(CESNUR
http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/comm02/documenti_acquisiti/569%20CESNUR.pdf
) e della Di Marzio (SIPR - manca quella dello storico delle religioni
Calzolari), contrari al DDL 569. Si tratta rispettivamente di 4 pagine
scarse (Introvigne) e di 9 pagine (Di Marzio) che spiegano perche'
ritengano del tutto inutile una nuova legge.
Non solo inutile, ma anche dannosa per tutti, a cominciare da quelle
vittime che si vorrebbe tutelare.
[*] Tra i documenti presentati dal CeSAP / Bari c'e' la recente
sentenza di primo grado di condanna contro un maestro di Arkeon per
reati di natura sessuale. Il CeSAP - che ha presentato il documento in
forma integrale - non ha provveduto a oscurare i nomi delle vittime,
ne' lo ha fatto il Senato. Ora sappiamo che la Sig.ra P. e la Sig.ra
M.E. hanno subito violenza sessuale e anche che cosa di preciso e'
stato loro richiesto, e hanno fatto. Adesso grazie al CeSAP e al
Senato della Repubblica lo potranno sapere anche i loro colleghi di
lavoro, i loro vicini di casa, le loro famiglie, i loro figli, gli
amici e gli insegnanti dei figli ecc. ecc.
Trattandosi di sentenza di primo grado, in appello potrebbe succedere
di tutto. Per esempio che il giudice ritenga che non si tratto'
affatto di violenza, ma di rapporto consensuale.
Questo mi sento di sottolinearlo perche' nel 2010 il garante della
privacy si espresse contro di me in quanto una mia intervistata
(colloquio che avevo riportato su
www.allarmescientology.it gia' nel
2006) aveva fatto nome e cognome di una scientologa OT8 morta di
tumore diversi anni prima.
A fine 2009 avevo ricevuto una raccomandata A/R da un sedicente nipote
della signora in oggetto (che non so dove e come avesse reperito i
miei dati - coperti dalla privacy) che mi chiedeva di eliminare i dati
della zia. Il sedicente nipote aveva anche provveduto a inoltrare
denuncia al garante, oltre che ai miei provider. Ho poi saputo che
questo sedicente nipote e' uno scientologist di lungo corso. Sempre
nello stesso periodo ricevetti analoga raccomandata A/R del marito
scientologo e divorziato della mia intervistata, il quale mi intimava
di togliere l'intervista alla ex moglie. Poiche' il suo nome non
veniva mai fatto e la moglie era citata solo con il cognome da nubile,
non accolsi la sua richiesta. Accolsi invece quella del sedicente
nipote, lasciando il cognome della presunta zia e puntando l'iniziale
del nome.
Ma si sa che una volta messa in moto, la macchina ufficiale non la si
ferma piu'. Nell'estate del 2010 il garante si espresse contro di me
in quanto costituisce violazione della privacy dire di quale malattia
uno e' morto. Io avrei dovuto puntare l'iniziale del cognome e non del
nome, come invece avevo fatto.
Il garante della privacy pubblico' sul suo sito la decisione contro di
me (che non prevedeva alcuna sanzione o altro, era solo un semplice
richiamo) facendo mio nome, cognome, indirizzo di casa e data di
nascita. Mancavano giusto il codice fiscale e la taglia di reggiseno.
Quella decisione era talmente inconsistente che non e' stata usata
nemmeno da OSA, che penso - data la successione degli eventi e
l'appartenenza dei richiedenti - l'avesse istigata. E' invece stata
sbandierata da due enti, se cosi' vogliamo chiamarli, che si
definiscono "antisette":
mondoraro.org di Gianni Leone e CeSAP Bari,
presidente Lorita Tinelli.
Nonostante all'epoca fosse stata pubblicata qui su FIRS la mia
versione dei fatti
http://tinyurl.com/6xaa3wa , ne' Leone ne' il CeSAP
hanno ritenuto opportuno riprenderla ne' tantomeno sentirmi
direttamente visto che era chiaramente implicato il sito "Allarme
Scientology", quella Scientology che entrambi definiscono "setta
distruttiva", una di quelle per cui si renderebbe necessaria la nuova
legge "antiplagio".
Si limitarono a dare risalto alla notizia, in particolare al mio nome,
sui loro siti.
Bene (??), ora grazie al CeSAP sappiamo che le signore P. e M.E. hanno
fatto quello che risulta dalla sentenza non mutandata messa agli atti
pubblici del Senato della Repubblica (che a sua volta evidentemente
non mutanda i documenti, anche molto delicati, che consegna al
pubblico).