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Il Piccolo 26/04/08 Slovenia, disco verde alla «vignetta», da luglio autostrade libere solo per gli automobilisti che avranno pagato la tassa

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Pytheas

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Apr 26, 2008, 6:38:39 AM4/26/08
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Il Parlamento approva il contestato provvedimento. Per un anno si
dovranno pagare 55 euro, 35 per sei mesi

Slovenia, disco verde alla «vignetta»

Da luglio autostrade libere solo per gli automobilisti che avranno
pagato la tassa


LUBIANA Il Parlamento sloveno ha dato luce verde alle «vignette»: il
nuovo sistema di pagamento del pedaggio entrerà in vigore con il 1.o
luglio. A partire da quella data, tutti gli automobilisti che
circoleranno sulle autostrade e strade a scorrimento veloce della
Slovenia - anche per una sola volta, o anche per pochi chilometri -
dovranno essere provvisti dei bollini autoadesivi comprovanti
l'avvenuto pagamento di questa specie di tassa.
Le vignette saranno di due soli tipi: annuali e semestrali,
rispettivamente da 55 e 35 euro. Chi sarà fermato sulla strada a
regime di vignetta e sarà sprovvisto del bollino, rischierà una multa
da 300 a 800 euro, riducibile alla metà se pagata entro 8 giorni. Il
nuovo sistema favorisce tutti coloro che usano le autostrade con
regolarità, ma e' fortemente penalizzante per i villeggianti - in
primo luogo turisti stranieri - per i quali la Slovenia è solo un
paese di transito nel viaggio verso le destinazioni in Croazia. Gli
obiettivi del nuovo sistema di pagamento del pedaggio, secondo il
ministero dei trasporti, sono diversi: snellire la circolazione - non
ci saranno più caselli autostradali e dunque niente più file -
dirottare parte del traffico dalle strade secondarie a quelle
principali e aumentare in questo modo la sicurezza, e ridurre le
emissioni di diossido di carbonio. Il dibattito in Parlamento ha
evidenziato però anche alcune evidenti lacune della normativa. La
principale è che non risolve il problema del trasporto su gomma: i
camion, che inquinano di più, continueranno a pagare il pedaggio, in
proporzione, molto meno degli automobilisti, specie di quelli che le
autostrade le usano poco.
Per alcuni deputati, sarebbe stato inoltre il caso di prevedere
vignette anche per periodi più brevi, come avviene in altri Paesi
europei, senza costringere coloro che sono soltanto in transito a
sborsare come minimo 35 euro per il bollino semestrale.
La terza grossa lacuna riguarda l'uso delle superstrade e soprattutto
delle tangenziali. Sono viabili, si è detta convinta parte
dell'opposizione, che dovrebbero rimanere percorribili senza vignetta.
Una di queste strade è la tangenziale di Lubiana, l'altra la futura
superstrada Capodistria-Isola, in fase di costruzione.
L'elenco definitivo delle strade sulle quali i bollini saranno
obbligatori sarà reso noto comunque soltanto tra alcune settimane.
Nei prossimi mesi saranno stabiliti anche i punti vendita delle
vignette. Di certo, in questo momento, è che quelle semestrali saranno
valide a partire dalla data dell'acquisto, quelle annuali invece per
l'anno solare. Per i motociclisti, sono previste soltanto vignette
annuali. E costeranno 27,50 euro.
E infatti i sodalizi che riuniscono i motociclisti si sono già
mobilitati giudicando iniqua la tassa e protestando per il fatto che
non ci sia la possibilità di pagare per una frazione semestrale o
mensile.
Del resto, il problema del frazionamento riguarda anche gli
automobilisti: per una gita domenicale a Capodistria o nella vicina
Croazia i turisti dovranno versare almeno 35 euro. Non poco, quindi.
Sarebbe stato meglio prevedere una vignetta mensile o meglio ancora
settimanale. Magari da 10 euro.
Ciò non avrebbe penalizzato non solo i turisti italiani e austriaci,
ma soprattutto il turismo della Croazia. E infatti Zagabria non
nasconde il suo malumore e ha già protestato vivacemente per una
misura che danneggia la sua economia.
La Croazia chiede infatti che vengano facilitati i flussi turistici
estivi con la creazione di una vignetta da una settimana o da un mese
al massimo. E quindi di costo ridotto rispetto a quelle appena
approvate dal Parlamento di Lubiana che non ha voluto tenere conto
delle perplessità, proteste e anche dei problemi della vicina
Repubblica.

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